Concludiamo l’approfondimento sull’anniversario dell’imprenditore di Unicusano al timone del club rossoverde, con la seconda parte della sua avventura a Terni: la tentata risalita dopo la retrocessione

Costretti a giocare in C, i rossoverdi cominciano il campionato con qualche difficoltà, dovuta sia ad una condizione atletica ancora inevitabilmente non brillante a causa del lungo stop, che ad una condizione psicologica di chi pensava di dover giocare in un’altra categoria e di essere stato in qualche modo derubato. Nel frattempo la società in estate aveva richiamato l’ex ds Pagni e alcuni ex calciatori che avevano lasciato un segno importante a Terni come Diakitè, Furlan e Fazio, oltre ad acquisti di prestigio per la categoria come Vantaggiato, Marilungo, Lopez e Iannarilli. Anche se il gioco stenta ad arrivare, la Ternana incamera un buon numero di punti che, tenendo conto dei recuperi da disputare, la proietterebbe nelle zone di vertice della classifica.

Ma con l’arrivo dell’inverno la Ternana cade in una preoccupante involuzione, con una delusione dietro l’altra, che culmina con la sconfitta di Ravenna e il giallo dell’esonero di di De Canio, poi rientrato. Ormai il rapporto tra il tecnico, giocatori e tifosi, che in una famosa vigilia di Natale 2018 accorrono numerosi a Campitello ad urlare il proprio dissenso verso le scelta della società e dell’ex Genoa e Udinese di non volersi dimettere. Non solo, perchè anche le frizioni con staff e dirigenza portano all’allontanamento dei suoi collaboratori Fabris e Brevi e il secondo addio di Pagni. L’allenatore di Matera rimane al suo posto, ma soltanto per un altro paio di settimane perché dopo l’ennesima sconfitta a Fano viene definitivamente sollevato dall’incarico. Da qui in poi il buio più totale, visto che al suo posto subentra Alessandro Calori, che sulla panchina rossoverde dura soltanto sei partite, visto il misero bilancio di due pareggi e 4 sconfitte. La seconda tormentata stagione su due della gestione Bandecchi si conclude con l’arrivo di Fabio Gallo, che traghetta la squadra lontana dalle zone pericolose della classifica e la porta ad un deludente 11.esimo posto, fallendo anche l’obiettivo minimo di un posto ai playoff.

Da febbraio Bandecchi prende direttamente le redini della squadra, diventando presidente al posto del dimissionario Ranucci e cominciando ad essere molto più presente anche in campo la domenica. Inoltre, da gennaio il nuovo direttore sportivo diventa Luca Leone. Con molta delusione la Ternana si appresta a ricominciare da capo la scalata alla Serie B, confermando Gallo in panchina. Un ottimo avvio di stagione fino a poco prima della sosta invernale, con Defendi e compagni che si staccano dalla vetta e vedono la Reggina scappare. A inizio 2020 la compagine di Toscano perde qualche punto e dà l’illusione di poter essere raggiunta, ma lo scontro diretto del Granillo leva ogni dubbio. Da lì in poi il rendimento dei rossoverdi cala vistosamente, fino all’ultima rovinosa caduta di Avellino prima dell’arrivo del Coronavirus. Ma le Fere adesso hanno l’opportunità di alzare un trofeo sabato prossimo e di potersi giocare le sue carte nei playoff, per raggiungere l’agognata Serie B.

Di recente Bandecchi è entrato molto di più in sintonia con il territorio ternano e con la tifoseria, attuando iniziative importanti come l’associazione ‘Terni col cuore‘ per aiutare i più bisognosi. Rimane il dilemma stadio, che nelle ultime settimane sta infiammando il dibattito in città. Il resto è una storia ancora tutta da scrivere.