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La Ternana e le ricorrenze… ‘calcificate’

Il 2 giugno, Festa della Repubblica, rievoca ai rossoverdi il ricordo di una retrocessione. Ma non è l’unica ricorrenza legata a un evento. Vediamo anche le altre.

Sono ricorrenze e feste nazionali, giornate nelle quali si celebra o commemora qualcosa. Per la Ternana, sono diventate giornate legate anche ad altre ricorrenze, in questo caso prettamente sportive e calcistiche. Queste, per una semplice coincidenza, sono legate a promozioni, retrocessioni e altre imprese. Ecco tre esempi su tutti, legati a eventi storici per la Ternana avvenuti proprio in una di queste gionate di festa e ricorrenza.

2 GIUGNO 2002: BARI BEFFA. Cominciamo, naturalmente dalla ricorrenza del 2 giugno, Festa della Repubblica italiana. Nel 2002, in questa gionata, si giocava l’ultima giornata del campinato di serie B. La Ternana era in ballo per salvarsi. Arrivò alla sfida in posizione di classifica privilegiata rispetto ad altre dirette rivali, con il calendario che la poneva di fronte a un Bari ormai tranquillo e senza nulla più da chiedere al campionato. A quei tempi, non c’erano i playoff e i playout e retrocedevano direttamente le ultime quattro squadre. A Bari, allo stadio San Nicola, la Ternana affrontò un avversario che tutto apparve tranne che all’ultima giornata di campionato e con i sandali da mare infilati. Giocò quasi la partita della vita, infliggendo ai rossoverdi una sconfitta per 2-1 che li condannò a ritrovarsi retrocessi in serie C1. Per il Bari andarono a segno Jonatha Spinesi e Guseppe Mazzarelli, mentre per i rossoverdi segnò Saidu Alade Adeshina su rigore, dopo che Fabrizio Miccoli, di rigore, ne aveva sbagliato uno precedentemente assegnato. Un vero dramma sportivo. La Ternana finì in 9 uomini per le espulsioni del portiere Sergio Marcon nel pimo tempo e del centrocampista Roberto D’Aversa nel finale di gara. Tutti si domandarono come mai un Bari ormai senza più obiettivi avesse giocato con quella verve. Qualche anno dopo, una prima risposta venne suggerita a molti da una storia di intercettazioni telefoniche e “capocolli“, emersa durante un’inchiesta. Per la Ternana, un’amarezza che durò poco, visto che in quella stessa estate venne poi riammessa in serie B per la cancellazione della Fiorentina in seguito al fallimento.

25 APRILE 2012: IL TRIONFO. Il 25 aprile, per gli italiani, è la Festa della liberazione. Per i tifosi della Ternana, questa giornata è anche la festa della… promozione. Prioprio in questo giorno, nel 2012, in un turno infrasettimanale, la Ternana di Mimmo Toscano guadagnava con due gare di anticipo la promozione aritmetica in serie B. Fu il ritorno dei rossoverdi nella cadetteria dopo gli anni bui del primo periodo Longariniano. Sei anni prima, c’era stata la retrocessione. Dopo anni difficili, in quel 2011-2012 la Ternana trovò d’incanto una squadra ben assortita, un gruppo competitivo e vicino alla città e un tecnico giovane e ambizioso. Fu la stagione  che fece riavvicinare alla squadra una grossa fetta di pubblico che si era allontanato perché deluso dalle scelte degli anni precedenti e dagli atteggiamenti distaccati, ma a volte persino di sfida, di alcuni rappresentanti della dirigenza. Al Liberati, quel giorno, c’era la Reggiana. Alla Ternana bastò un 2-0 trovato nel primo tempo, con doppietta di Davide Sinigaglia, per far festeggiare tutta Terni. L’attaccante andò a segno prima con un tiro da fuori area dopo 25 secondi di gioco e poi su calcio di rigore. A fine gara, minuti interminabili in attesa dei finali dagli altri campi di gioco, poi i caroselli fino a notte fonda per tutta la città, con immancabile bagno nella fontana di piazza Tacito.

8 MARZO 1992: UN GUIZZO IMPROVVISO. Ed eccoci alla giornata dell’8 marzo. Per tutti, è la Festa delle donne. Per la Ternana e per i suoi sostenitori, però, è anche la giornata di Roberto D’Ermilio. Fu proprio lui, infatti, l’8 marzo 1992, nel campionato di serie C1, a trovare un gol inaspettato e improvviso con il quale al Liberati i rossoverdi di Roberto Clagluna batterono 1-0 il Perugia di Luciano Gaucci. Quel risultato in quel derby, alla fine, risultò decisivo, sia per la Ternana alla fine promossa in serie B, sia per il Perugia che fallì per un solo punto l’obiettivo di seguire i cugini rossoverdi tra i cadetti. Davanti a un Liberati stracolmo, ne venne fuori ua partita combattuta e gradevole nel primo tempo (con una traversa e un gol annullato a rossoverdi), ma contratta e spenta nella ripresa. Proprio negli ultimi quindici minuti, quando le due squadre sembravano aver tirato i remi in barca accontentandosi di un pari, il pubblico del Liberati cominciò a fischiare i calciatori in campo. Quei fischi, però, si trasformarono in ovazione quando D’Ermilio, raccolta una palla sulla trequarti, scagliò da lontano un tiro spiovente andato a infilarsi proprio sotto l’incrocio dei pali. Il gol partita. Un gol grazie al quale la Ternana vinse anche quel derby, dopo essersi aggiudicata con lo stesso risultato pure la sfida di andata al Curi.

 

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