Manca una normativa per portare la fine di contratti e prestiti oltre il 30 giugno e se non viene emanata si rischia il caos. In via della Bardesca, accordi vicini.

La fine della stagione slitta al 31 agosto, ma per i contratti in scadenza e i prestiti lo slittamento non è cosa automatica. Per quei due mesi in più, ogni società deve rinegoziare la cosa con i suoi tesserati e anche con le squadre proprietarie dei calciatori a titolo temporaneo. La cosa riguarderà anche la Ternana. Infatti la società, per mezzo del suo direttore sportivo Luca Leone, è al lavoro proprio per vedere come affrontare questa cosa, in assenza di una normativa che regolamenti in modo differente dalla rinegoziazione una proroga di un contratto con una precedente data di scadenza.

FORMALITA’, MA IN ATTESA DI REGOLE. Per la Ternana, Leone è al lavoro e sta già tenendo contatti sia con i calciatori a fine contratto che con quelli in prestito, così come con le società di provenienza di questi ultimi. A quanto pare, in casa rossoverde non ci sarebbe alcun problema di accordi, visto che sarebbe stata già incassata un’intesa di massima sulla parola sia con i calciatori che con le società proprietarie dei giocatori in prestito. Il fatto, però, è che pure la Ternana non sa ancora come potrà muoversi e agire. Tutti, infatti, stanno aspettando che venga emenata una normativa apposita, per permettere una gestione elastica della questione contratti, viso che senza accordi tra le società e i calciatori interessati, i rapporti sarebbero considerati estinti il 30 giugno 2020.

I ROSSOVERDI IN BILICO. Riguardo alla rosa attuale della Ternana, questo problema riguarda cinque calciatori, tre in scadenza di contratto e due in prestito. Sono in scadenza Modibo Diakité, Richard Marcone e Andrea Repossi.  I prestiti, invece, sono quelli di Antonio Palumbo (dalla Sampdoria con diritto di riscatto e contro-opzione) e Luca Verna (dal Pisa con diritto di riscatto).