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Top 11 della Ternana – Modica: “Due anni splendidi, gratificato dall’amore della città”

Capitano delle due promozioni consecutive dalla C2 alla B, l’ex centrocampista è stato votato da voi nella formazione storica rossoverde. Il regista che ha lasciato il segno nel cuore dei ternani

A completare il centrocampo della formazione ideale della Ternana dai voi votata, insieme a Brevi e Sciannimanico c’è Giacomo Modica. Nato a Mazara del Vallo nel 1964, dopo diversi anni trascorsi in Serie B tra Palermo, Padova, Messina e Ancona, decide di scendere in C2 nel 1996, venendo acquistato dal club rossoverde di Alberto Gianni a stagione già cominciata, a ottobre. In poco tempo diventa il leader del centrocampo e punto fermo della squadra allenata da Gigi Delneri, che poi centrò la promozione in Serie C1. L’anno dopo, sempre con Modica alla regia, è arrivata un’altra promozione, stavolta in serie B. La società, però, non lo riconfermò. In rossoverde, Modica ha collezionato 58 presenze, segnando 6 reti. Concluse la carriera nell’Atletico Catania.

LEADER VINCENTE. Regista intelligente e con ottima visione di gioco, Modica realizzò anche alcuni gol molto importanti come quello decisivo al Liberati ai danni del Livorno nel primo anno in C2, che permise alla Ternana di battere 1-0 i labronici, ma anche di superarli al primo posto in classifica e di mantenere fino a fine campionato un punto di vantaggio e chiudere al primo posto. L’anno dopo, accanto Ezio Brevi come interdittore, è stato ancora leader del centrocampo rossoverde e in un’altra stagione vincente, culminata con la promozione in serie B conquistata nella finale playoff di Ancona contro la Nocerina.

ADDIO BURRASCOSO. Giacomo Modica, dopo quelle due stagioni vincenti, non rimase a Terni. Le strade del calciatore di Mazara del Vallo e della Ternana calcio si divisero. E non in modo indolore. Ci furono anche delle polemiche. Lo stesso Modica non nascose mai ai tifosi ternani, nemmeno pubblicamente, il dispiacere nel non essere riuscito a giocare in rossoverde anche in serie B.

DA ALLENATORE. Finita la carriera da calciatore, per lui si è aperta quella di allenatore. Giacomo Modica, in questo senso, deve molto a Zdenek Zeman. Il boemo lo aveva già allenato da calciatore nel Messina e lo chiamò al suo fianco in diverse esperienze, compresa quella nella Roma, perché gli facesse da vice. Nel 2004-2005, la sua prima panchina da allenatore di prima squadra, a Cosenza. Da lì, ha allenato Melfi, Celano, Lecco, L’Aquila, Mazara, Messina e Cavese. Ora, alla guida della Vibonese, già affrontata dalla Ternana in questo campionato.

ORGOGLIO E RICONOSCENZA. “Sono davvero orgoglioso e onorato di essere rimasto nei cuori dei tifosi – ha affermato Modica in merito alla sua presenza nella Top 11 – ho avuto un rapporto splendido con la città e la tifoseria. Ho trascorso due anni splendidi, nei quali da capitano ho vinto due campionati. Sono gratificato che dopo tanti anni ricevo questo riconoscimento, vuol dire che ho lasciato un segno importante“.

AMORE DI UNA CITTA’. “Ricordo lo splendido pubblico che ci sosteneva tutte le domeniche. Sono legato ad entrambi i campionati vinti, ma in particolare non posso dimenticare la finale playoff di Ancona, con 13mila persone al seguito. Lì si è visto il grande amore della città per la squadra, con famiglie e gente di tutte le età accorse a tifarci. E’ stato un grande orgoglio e posso dire di sentirmi onorato di aver vissuto quei momenti da capitano“.

 

 

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Lamberto
Lamberto
3 anni fa

Modica, un altra Fera a vita.

Rosignoli Elvio
Rosignoli Elvio
3 anni fa

Non solo a te è successo, anche al grande Perli che con Tonini, entrambi capo cannonieri della serie D, contribuirono alla promozione della Ternana,a fine stagione venne ceduto alla Narnese. Se non sbaglio per la cifra iperbolica di 1 milione di lire, una miseria, Queste secondo me sono le ingiustizie più nefaste, come quella di non aver riconfermato l’allenatore Liverani che ci salvò dalla retrocessionequasi in modo insperato. Purtroppo accadono anche queste cose.

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