
L’ex centrocampista rossoverde, inserito da voi tifosi nella formazione storica, ha parlato del nostro sondaggio. Il racconto dell’epico spareggio di Cesena e del suo rapporto con le Fere
Nel centrocampo ideale della Top 11 della storia della Ternana votata da voi, oltre ad Ezio Brevi c’è anche Arcangelo Sciannimanico. Nato a Bari nel 1956, roccioso centrocampista, giocò due stagioni in rossoverde fra il 1988 ed 1990 e fu il capitano della squadra che sotto la guida di Claudio Tobia vinse l’incredibile spareggio di Cesena contro il Chieti dell’attuale ds rossoverde Leone che riportò la Ternana in C1, segnando uno dei rigori decisivi.
IDOLO DEI TIFOSI. ‘Lello Bello‘ con la maglia delle Fere ha messo insieme 72 presenze, trovando anche 16 gol, rimanendo nel cuore del popolo del Liberati. Oggi lavora con il settore giovanile dell’attività di base, di Giovanissimi alla scuola calcio di società affiliate con il Bari.
SECONDA CASA. “Sono davvero onorato di essere ricordato con così tanto affetto – ha detto Sciannimanico a proposito del suo nome nella Top 11 di sempre delle Fere – sono ancora molto affezionato anche io a Terni. I tifosi mi hanno sempre trattato benissimo, forse anche in modo esagerato. Il mio cuore è diviso tra Bari e Ternana, la considero la mia seconda casa”.
LO SPAREGGIO E IL RITORNO. Ovviamente, il ricordo più bello di ‘Lello’ è lo spareggio di Cesena vinto contro il Chieti dell’11 giugno 1989, quando ci fu l’esodo di 15mila ternani. “E’ stata davvero un’emozione unica, che mi fa tornare ancora i brividi quando ci penso. Una massa di tifosi, praticamente una città intera con tanto di famiglie al seguito si è spostata. E’ un evento che mi ricorderò a vita”. Ma il rapporto tra la Ternana e Sciannimanico non si è esaurito dopo il suo addio: “Mi sono emozionato moltissimo quando sono tornato al Liberati da allenatore del Barletta, i tifosi mi hanno dedicato alcuni cori che mi hanno dato una carica particolare“.
