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Ternana, la Lega C insiste sullo stop definitivo

ll Direttivo di Lega Pro si confronta sulle proposte da avanzare al Consiglio federale il 7 maggio e conferma: “Viene prima la salute”. Ma spuntano pure nuovi protocolli.

Campionato da sospendere definitivamente, poiché viene prima la salute. La posizione della Lega Pro per il campionato di serie C rimane la stessa, emersa anche dall’assembela dei clubs dei primi di aprile. In attesa della nuova assemblea, quella del 7 maggio, il Direttivo della Lega si riunisce per aggiornare e finalizzare le proposte da avanzare al Consiglio federale.

NON SI PUO’ RIPARTIRE. L’orientamento, riguardo a una eventuale ripresa del campionato, ad oggi non cambia. La Lega Pro ribadisce che, se necesario, il campionato non riparte. Ne va di mezzo la salute. “Il direttivo – si legge in un comunicato –  pur comprendendo le necessità delle serie maggiori di portare a completamento il campionato, ancora una volta ha voluto porre in rilievo il valore primario della salute, avendo noi per primi bloccato il campionato sin dallo scorso 21 febbraio, rimarcando la specificità della Lega Pro e l’impossibilità della ripresa del campionato di Serie C, come hanno confermato anche i 60 medici sociali dei club. Pertanto, nel rispetto delle normative federali e del Consiglio Federale che sarà chiamato alla decisione finale, il Consiglio Direttivo si è confrontato sulle proposte da presentare all’Assemblea nella consapevolezza di dover trovare una soluzione di buon senso“.

IL FUTURO. Non si esprimono posizioni esplicite all’ipotesi di riforma del calcio che comporterebbe la riduzione del numero di squadre professionistiche in Italia e una serie B a 40 squadre, con conseguente quasi sicuro ritorno tra i cadetti da parte della Ternana. Ma un riferimento, seppure implicito, sembra esserci: “In una situazione emergenziale come quella che stiamo vivendo, l’assemblea sarà chiamata ad un fondamentale momento di riflessione che porti a sottoporre al Consiglio federale la proposta che abbia il minor impatto sui club e la maggiore sostenibilità giuridica. Il Consiglio Direttivo si è inoltre ampiamente confrontato sul futuro della Serie C, anche alla luce dell’emergenza covid 19 che sta mettendo a dura prova la continuità aziendale dei club e l’intero impianto sociale del calcio“.

RIVEDERE I PROTOCOLLI. Riguardo all’aspetto dei protocolli di sicurezza impossibili da applicare, in questi giorni arriva per la serie C una proposta da parte di Francesco Braconaro, membro della commissione medico-scientifica della Federcalcio e rappresentante dei medici sportivi della Lega Pro. Parlando con l’emittente Radio Kiss Kiss, ha aperto alla possibilità di rivedere, se necessario, i protocolli stessi: “Noi siamo a completa disposizione per valutare i suggerimenti della commissione tecnico-scientifica governativa e sistemare il protocollo. Il nostro obiettivo è quello di fornire protocolli ineccepibili. Se dobbiamo fare aggiustamenti, noi li faremo puntualmente”. Un modo, dunque, per cercare di rendere attuabile questo strumento anche per le società di serie C. “Noi siamo felici di conoscere i punti da modificare, ci allineeremo in maniera collaborativa e condivisiva. Vogliamo eliminare le criticità che ci sono in questo protocollo per formarne uno perfetto per la commissione tecnico-scientifica del Governo.”

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