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Ternana, Ezio Brevi: “La Serie A era alla nostra portata. La rottura con De Canio…”

L’ex capitano rossoverde ha parlato del momento delle Fere, ma anche di aneddoti del suo passato a Terni: “Vi dico tutti i mie rimpianti”

Ospite al programma tv “Fere di sera” su TeleGalileo condotto da Lorenzo Pulcioni, Ezio Brevi si è raccontato a tutto tondo, tra presente, passato e futuro. L’ex capitano rossoverde, a Terni per 5 anni totali in due diversi momenti, è stato protagonista dei momenti più esaltanti della storia recente delle Fere, con un recente passato anche in panchina nello staff di Gigi De Canio.

MENTE SGOMBRA. “La Ternana deve togliersi di dosso le scorie e giocare mentalmente libera – ha detto Brevi, che oggi allena la Ducato di Spoleto, formazione di Eccellenza – La squadra di Gallo sta facendo tutto sommato una buona stagione, peccato che c’è una Reggina super che ha fatto 11 vittorie consecutive. Non bisogna fare molti calcoli, ma giocare con coraggio e intraprendenza, senza pensare al passato. I rossoverdi hanno dimostrato di essere una delle formazioni più forti ed hanno un grande potenziale per risalire la classifica“.

VECCHI AMICI. Ezio Brevi ha qualcosa in comune con l’attuale tecnico della Ternana: “Con Fabio Gallo ci conosciamo da tanti anni, abbiamo fatto insieme le giovanili con l’Inter. Lui è stato confermato, mentre io no. Poi ci siamo ritrovati all’Oltrepo Pavese, siamo cresciuti insieme e abbiamo passato tanti bei momenti insieme, siamo coetanei. Lui era un po’ più bravo di me, lui è arrivato prima tra i professionisti. Anche con Roberto Chiappara ci conosciamo bene, lo chiamavano ‘neurone‘ perchè era una testa calda, tutto pensavo tranne che potesse fare l’allenatore.”

RITORNO SFORTUNATO. L’ex centrocampista, con un passato in Serie A con le maglie di Reggina e Siena, racconta la sua breve avventura da vice allenatore nello staff di De Canio e i motivi della rottura: “Ero nel settore giovanile rossoverde ed ero contento di essere tornato a casa dopo tanti anni. Poi è arrivato mister De Canio, che avevo avuto ai tempi del Genoa, che non si era portato il secondo perchè ex del Perugia. Mi chiese insieme a Pippo Orlando di salire in prima squadra e questo forse mi ha precluso la mia carriera nel settore giovanile, la prima squadra è un mondo completamente diverso, dove contano solo i risultati. Quella della vigilia di Natale del 2018 fu una giornata precipitosa, il presidente Bandecchi mi chiese di dirigere l’allenamento e io accettai, per correttezza chiamai il mister, che non mi rispose al telefono. Il giorno dopo, quando De Canio venne rimesso nel proprio ruolo prese la mia decisione come un tradimento ed il nostro rapporto si interruppe. L’unico mio rimpianto è quello di non essere riuscito a far conoscere al mister l’ambiente Ternana, De Canio era preoccupato di tutto e di tutti

OCCASIONE PERSA. Un altro tasto dolente della carriera di Brevi, rimasto indigesto ancora a tanti tifosi della Ternana dopo tanti anni, è la stagione 2003/2004: “Facemmo un grande girone di andata, poi a metà stagione ci fu il caos societario e li si è rotto qualche equilibrio nello spogliatoio. Se ne sono dette tante, anche che ci vendevamo le partite. Eravamo una squadra brillante che giocava un ottimo calcio, avevamo grandi interessi a salire in Serie A, avevamo solo da guadagnarci. C’è stato un terremoto generale, il ds Capozucca ci disse che per pagarci gli stipendi avrebbero dovuto vendere Jimenez. Noi non giocavamo per gli stipendi, vincere i campionati fa bene a tutti, ma poi son venuti meno alcuni equilibri e i risultati in campo sono peggiorati. C’era una grandissima instabilità societaria e non c’era modo di parlare con nessuno del club, ricordo che andai dal Sindaco per capire che fine avrebbe fatto la società perchè dovevamo ricevere 6-7 stipendi ma non volevamo metterla in mora. Mi disse di stare tranquillo che la Ternana non sarebbe fallita, poi alla fine abbiamo ottenuto quello che ci spettava. Abbiamo perso una grande occasione, che era alla nostra portata”

 

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3 anni fa

non sei esente da porcate pure tu in quell’anno amichetto mio…non fa’ lu gnorri!!!!!

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3 anni fa

Eh, potevate entrare nella storia calcistica della nostra città, dopo quella stagione calcistica non è stato più la stessa cosa, la magia è rimasta ad una squadra di serie c2 con mister tobia in panca, e ancora sono su quei fottuti gradoni ogni domenica.

Luca
Luca
3 anni fa

Bravo….

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