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L’alfabeto delle Fere: il 2019 della Ternana in 21 lettere

Non ci sono più partite ufficiali sino al 12 Gennaio 2020: l’occasione è buona quindi per ripercorrere i dodici mesi complessi e movimentati dei rossoverdi

A come Abbonamenti. Dodicimila tagliandi staccati dalla società per una iniziativa, quella degli abbonamenti a prezzi stracciati, che ha portato i rossoverdi sulle pagine dei giornali nazionali. E le presenze allo stadio sono sempre molto alte: l’iniziativa quindi è senz’altro riuscita.

B come Berretti. Il 2019 è stato senz’altro l’anno della rinascita del settore giovanile rossoverde. La Berretti affidata alle cure di Ferruccio Mariani è arrivata alla finale Scudetto e da quella squadra sono usciti diversi giocatori ora nell’orbita della prima squadra. E quest’anno, se non fosse per una Viterbese imbattibile, sarebbe ancora festa.

Gioacchino Niosi

C come Coppa Italia. Diverso approccio alla manifestazione. L’anno scorso, eliminata al primo match, peraltro giocato in due spezzoni separati, quest’anno, l’approdo in semifinale, con vista sui playoff. E un record che può essere battuto.

D come Diciotto, le persone che si sono avvicendate in rossoverde nei vari staff tecnici del 2019. L’ultimo è Luigi Viola, inserito dalla società nel team di Gallo in attesa di novità sulla sua situazione di salute.

E come Esternazioni. Quelle del patron Bandecchi, attraverso le emittenti regionali ed i quotidiani, non sono passate inosservate e anzi, più di una volta è sembrato che non abbiano contribuito a rasserenare un ambiente che soffre il dover rincorrere la Reggina.

F come Figure nuove. A Luglio 2019 la società ha ritrovato un team manager, Mattia Stante. Ma anche F come Femminile. Il 2019 sarà senz’altro ricordato anche per la prima storica prima squadra femminile della Ternana. Il gruppo di Migliorini e Pepponi ha chiuso la prima fase di coppa in testa e ora si rituffa nel campionato. Tutto un po’insolito, viste le poche squadre, ma c’è grande entusiasmo.

G come Gallo. La Ternana ha l’identità forte dell’allenatore, che ha voluto alcuni giocatori ed ha scommesso su altri. Il lavoro intenso in estate è servito a dare una identità chiara ed un gioco definito alla squadra,  situazione che è stata delizia ma anche croce in questa prima parte di stagione. C’è la mano forte del tecnico anche sulla parte finale della scorsa stagione, quando serviva di lavorare sull’assetto difensivo, ma anche le sconfitte di questa stagione che hanno condizionato la classifica rossoverde per certi versi, hanno il marchio del tecnico di Bollate.

Mattia Stante

H come Hype. Esattamente come nel 2018, la Ternana è stata spesso sui giornali per le sue iniziative. Gli abbonamenti, come detto, ma anche il kit per i neonati e i ragazzi sbarcati dalla Diciotti e tesserati nel settore giovanile rossoverde.

I come Inseguimento. E’ stato un 2019 all’insegna della rincorsa. Basti pensare che per esempio, nell’anno solare, la prima vittoria è arrivata solamente a Maggio, contro il Ravenna. Nel campionato in corso, c’è l’inseguimento alla Reggina in fuga.

L come Liberati, inteso come stadio. Il 2019 è stato l’anno nel quale sono stati ricordati i 50 anni dalla sua costruzione, ma resterà anche agli annali come un anno in cui la squadra ha faticato più del dovuto in quello che una volta era il suo fortino.

M come Mammarella e Mucciante, i ‘nonni’ della squadra, entrambi classe 1982. Co-capitano il primo, spesso e volentieri decisivo, autentico trascinatore;  uomo simbolo a suo modo il secondo, che ha vissuto un 2019 passando dal ruolo di assistente tecnico di tre allenatori diversi a giocatore. Un record che pochi possono vantare.

N come Nesta e Niosi, due giovani che hanno trovato il loro spazio in prima squadra, a volte risultando anche decisivi. Ma N anche come Numeri. Quelli che hanno condannato la Ternana della passata stagione all’undicesimo posto, ma anche quelli dai quali qualcuno, in casa rossoverde, in questa parte di stagione, sembra spaventato.

O come Obbligo. Quello di salvarsi dalla retrocessione in D che ha segnato la prima parte dell’anno, quello di vincere sempre, che sta in qualche modo condizionando la stagione e che ha penalizzato il girone di andata. Una Ternana che chiude un 2019 sempre sotto pressione.

P come Portieri. Quattro estremi difensori schierati in 365 giorni e in questo campionato, l’alternanza fra i tre in rosa, che continua a far discutere addetti ai lavori e la tifoseria. P anche come Partipilo, una delle sorprese di questo campionato rossoverde, spesso determinante, a volte sfortunato, sicuramente un acquisto indovinato, al di là dell’errore dal dischetto nell’ultima partita.

Q come Quarantasei, escludendo quelli in pianta stabile nella Berretti e solo aggregati, i calciatori della rosa di prima squadra nel 2019

R come Rinnovi. La società ha rinnovato l’anno scorso il contratto a Gallo nel momento peggiore, dopo la sconfitta con l’Imola e anche quest’anno lo ha fatto a stagione in corso. Stessa sorte per Nesta e Celli: la strada scelta dalla società per infondere fiducia è particolare, ma importante.

S come Serenità. Non c’è dubbio che al di là delle frasi di circostanza, ma anche dell’oggettiva compattezza del gruppo, il 2019 non sia stato un anno sereno. Nella prima parte dell’anno si sono alternati tre allenatori e fino all’arrivo del terzo la serie D è stata ad un passo. In questa seconda parte di stagione, la rincorsa alla Reggina, le parole di Bandecchi e qualche situazione storta di troppo, hanno minato la tranquillità di un progetto che era partito molto bene.

Daniele Vantaggiato

T come Tifosi. Impagabili, sempre al seguito della formazione rossoverde, in casa e fuori. T come Trasferte, quelle che si sono fatti in posti mai visti prima: Vibo Valentia, Francavilla Fontana, Lentini.

U come Undici, gli attaccanti rossoverdi nell’anno solare:  Albadoro, Bifulco, Ferrante, Frediani, Repossi, Rivas, Marilungo, Nicastro, Niosi, Partipilo, Vantaggiato. U come Uno solo in doppia cifra, in maglia rossoverde, Marilungo

V come Vantaggiato. Un 2019 decisamente ad intermittenza per l’attaccante rossoverde: nerissimo nella prima parte dell’anno, migliore nella seconda. In particolare, in questa stagione, alcune sue reti sono risultate decisive e nelle sue giocate si è vista tutta la rabbia, in fondo anche positiva, di chi vorrebbe essere impiegato di più.

Z come Zero, le vittorie di Calori, successore di De Canio e predecessore di Gallo sulla panchina rossoverde. Un mese e mezzo terribile, che ha minato la seconda parte della passata stagione.

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