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La signora, la magia, i veleni: quando la Ternana fa Vigilia in campo

In passato, il 24 dicembre i rossoverdi lo hanno trascorso in partita o al lavoro. Dalla sfida del comunale al capolavoro di Avenatti, fino alla contestazione a De Canio.

Vigilia di Natale, ma non è sempre festa. Anzi, a volte è fatica e a volte è persino arrabbiatura. Riviviamo i momenti e le annate nelle quali la Ternana, nella giornata del 24 dicembre, era in campo, oppure ad allenarsi. E’ successo 7 volte, nella storia dei colori rossoverdi, di dover scendere in campo per giocare una partita ufficiale di campionato e l’ultima volta fu molto amara. Ma la giornata che precede il Natale è ricordata anche per una grande contestazione nei confronti di un allenatore.

I “REGALI” DEL PASSATO. Negli anni Cinquanta e Sessanta succedeva sovente che la Ternana fosse impegnata in campo il 24 dicembre. E’ quasi sempre coinciso con una giornata felice sul piano calcistico, con un bun risultato e un bel regalo di Natale ai tifosi. La Fere giocarono alla Vigilia per la prima volta nel 1950, campionato di serie D, quando batterono al campo di viale Brin il Frosinone per 2-0. Da lì a poco, altri due eventi sempre in serie D e sempre in casa: nel 1958 si battè per 2-1 l’Ostia, mentre nel 1960 finì 0-0 con la squadra capitolina dilettantistica della A.Be.Te.Roma.

IL MAESTRO E MADAMA JUVE. Di dover passare la Vigilia di Natale in campo con i suoi calciatori, successe due volte al Maestro, Corrado Viciani (nella foto), sotto la cui guida la Ternana affrontò il Pescara nel 1967 in serie C1 vincendo 3-1 e poi visse nel 1972 nel primo campionato di serie A addirittura la supersfida a Torino, contro la Juventus. La signora del calcio italiano, in quella occasione, vinse per 2-0. Per i bianconeri, andarono in gol Franco Causio su rigore e poi Josè Altafini. Per ulteriore curiosità, quell’anno Viciani e la Ternana si ritrovarono in campo pure a San Silvestro, sempre in trasferta, battuti per 2-1 dalla Fiorentina.

IL GOL-PERLA DI AVENATTI. Per tanti anni, i campionati di calcio non si trovarono più a giocare alla Vigilia di Natale. Fino agli anni più recenti, quando la Lega di serie B aveva ripotato in auge la data prenatalizia. Nel 2014, le Fere tornarono a giocare il 24 dicembre, regalando al Liberati una gioia ai loro tifosi, grazie alla vittoria per 1-0 sul Modena ottenuta dalla squadra rossoverde guidata da Attilio Tesser (nella foto accanto). Decise, allora, una magia dell’uruguaiano Felipe Avenatti (foto di copertina), autore di un gol di rara bellezza con tiro di mezzo volo da fuori area infilato sotto il sette. Di nuovo in campo sempre in serie B anche due anni dopo, nel 2016, ma stavolta fu un Natale amaro, con i rossoverdi battuti per 4-0 dalla Spal.

LA CONTESTAZIONE A DE CANIO. Una Vigilia natalizia recente, quella del 2018, non è stata caratterizzata da una partita, ma è stata comunque molto movimentata. Nella mattinata, durante l’allenamento della squadra a Campitello (si preparava la partita con il Teramo giocata tre giorni dopo), un gruppo di tifosi contestò in maniera aspra l’allora allenatore Luigi De Canio. A scatenare i già insoddisfatti supporters, fu un episodio che avvenne il giorno prima: il tecnico, che aveva un appuntamento con l’allora presidente Stefano Ranucci, non diresse l’allenamento della mattinata del 23 dicembre, sempre a Campitello. Il compito fu affidato ai suoi vice, Ezio Brevi e Fabrizio Fabris, i quali fecero anche allenare in gruppo Modibo Diakité che proprio il giorno prima era stato messo ai margini della rosa dallo stesso De Canio. La mattina dopo, il 24 per l’appunto, De Canio tornò a dirigere gli allenamenti, ma “sparirono” misteriosamente Brevi e Fabris, al momento allontanati dalla prima squadra. Diakité, inoltre, era di nuovo ad allenarsi da solo a bordo campo. Ne uscì fuori una contestazione aspra da parte dei tifosi presenti che se la presero con la squadra e invitarono a gran voce lo stesso De Canio a dimettersi. Fu, quello,  un altro segnale di un feeling mai nato, tra la tifoseria rossoverde e il tecnico di Matera, che un mese dopo sarebbe stato esonerato dopo una sconfitta interna contro il Fano.

 

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