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Ternana, Tagliavento a tutto campo fra Roma, Var e… il gol di Muntari

Il vicepresidente rossoverde è intervenuto a Radio Cusano TV parlando della sua carriera, degli episodi più forti e di come è cambiato il calcio. E non manca un accenno alle Fere

Il vicepresidente della Ternana Paolo Tagliavento è stato ospite negli studi di Radio Cusano Campus TV, l’emittente di proprietà dell’Università Niccolò Cusano, che possiede la società rossoverde. Intervistato dal direttore Gianluca Fabi ha parlato della sua carriera e di tanti episodi.

GALLIANI E MUNTARI. C’è stato spazio anche per citare la Ternana e la scorsa stagione quando i rossoverdi hanno giocato al Brianteo di Monza. In quella occasione, Tagliavento ha incontrato, per la prima volta da quando non è più arbitro, l’ex ad del Milan Adriano Galliani, che oggi ha lo stesso ruolo nel Monza di Berlusconi: “Ci siamo concessi qualche battuta – ha detto Tagliavento – I rapporti col Milan hanno continuato ad essere buoni”.

Il riferimento è all’ormai celebre ‘Gol di Muntari’, il gol fantasma di un Milan-Juventus: ” Mediaticamente è stato sicuramente uno degli errori più importanti della mia carriera. Era una partita molto importante anche in chiave scudetto e le cose non andarono nel verso giusto. Io una sensazione la ebbi del fatto che magari la palla poteva essere entrata, però dovevo avere delle certezze che in quel momento, per posizione, per tipologia di situazione, non ebbi. Adesso non servirebbe nemmeno il Var perché con la Gol line technology sarebbe una cosa di facilissima risoluzione. Un errore così si elabora innanzitutto capendo la motivazione per cui hai fatto l’errore e poi ci si concentra sul lavoro, sulla famiglia”, ha detto.

SUL VAR. Intervenendo sul Var, ha spiegato: “Nell’ultimo anno in cui ho arbitrato era stato appena introdotto il Var  Quando iniziammo il percorso di preparazione ero estremamente scettico per vari motivi, il primo è che era il mio ultimo anno e avevo fatto un percorso di 10 anni arbitrando in una certa maniera, per cui c’era tutta una serie di cose che caratterizzava la figura dell’arbitro. Ero molto scettico anche sulle tempistiche di valutazione, sul fatto di dover fermare il gioco e andare a rivedere al monitor. Non nego che nella mia prima partita col var sono andato in campo avendo molti dubbi e perplessità. Sono bastati però i primi 45 minuti di quella partita per capire le immense potenzialità di questa tecnologia. Il var avrebbe risolto i 5 errori più gravi della mia carriera. E’ come il trapezista che per anni è stato abituato a fare i suoi esercizi senza una rete di salvataggio e improvvisamente è arrivata questa rete. Tu sai che se sbagli non cadi nel vuoto”.

LA ROMA. Come riportato anche dai colleghi del nostro sito gemello Siamolaroma.it, c’è stato spazio anche per un aneddoto riguardante i giallorossi e una sua presunta ‘fede calcistica’ in loro favore. Nessuna verità, ma solo una questione…statistica, dovuta ai quattro derby arbitrati. Tagliavento però spiega che ha sempre avuto stima e rispetto per tutti.

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