Il club lombardo e la sua scelta controcorrente: affidare completamente la gestione di una parte dello stadio a chi si occupa di attività a livello sociale
Non solo calcio per la Giana Erminio: la società biancazzurra, che festeggia quest’anno 110 anni di vita, ha sposato una causa importante che è quella della solidarietà e quei tifosi della Ternana che il sabato di Pasqua dovessero decidere di seguire i rossoverdi anche in terra martesana, potranno contribuire a due progetti.
Sin dall’inaugurazione dello Stadio Comunale “Città di Gorgonzola” dopo la ristrutturazione il 21 marzo 2015, infatti, il bar dello Stadio situato sotto la Tribuna Sud, compreso il suo “distaccamento” in Tribuna Nord, sono stati affidati in gestione a titolo completamente gratuito al Gruppo di Gorgonzola della Cooperativa Mani Tese ONG e a La Cordata Onlus, per favorire una collaborazione che possa portare dei frutti anche dopo aver mangiato un panino o bevuto un caffè durante la partita.
LOTTA ALLO SPRECO E AGLI SQUILIBRI NEL MONDO. Mani Tese è una celeberrima organizzazione non governativa impegnata fra le altre cose anche nell’ambito del commercio equo e solidale e nata per combattere la fame e gli squilibri tra Nord e Sud del mondo attraverso progetti di cooperazione in Africa, Asia e America Latina; iniziative di sensibilizzazione e attivazione della società civile; esperienze concrete di sostenibilità ed economia solidale; volontariato ed educazione alla cittadinanza mondiale.
Il gruppo locale ha maturato negli anni la propria coscienza critica nei confronti della società dei consumi, promuovendo il riciclaggio quale forma fondamentale di lotta allo spreco, sia per quanto riguarda la raccolta del materiale di scarto per la riconversione, sia rivendendo il materiale riutilizzabile tramite il mercatino dell’usato, che sarà aperto anche la mattina della partita.
LA CORDATA. L’associazione La Cordata, che ha sede proprio a Gorgonzola, si autofinanzia anche attraverso il bar e si occupa di organizzare vacanze invernali ed estive, uscite domenicali (una volta al mese), week-end in occasione di ponti o festività ed attività ricreative per e con persone disabili. L’approccio che da sempre sostiene per l’organizzazione di tutte le attività associative è quello che si fonda sulla base di un rapporto informale tra volontario e disabile, con l’ambizione di riuscire a creare un clima nel quale cui la persona assistita consideri i volontari come amici e viceversa, preferendo un’impostazione ludica e conviviale ad una assistenziale/infermieristica.
