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La Ternana di Caciagli, trionfi e tragedie del calcio d’antan nella mostra in BCT

Inaugurata oggi in BCT, esposta la collezione completa della storica rivista che oltre al calcio, narrò anche le gesta di Bartali, Coppi e del ciclismo che ha fatto storia

Pagine rigorosamente in bianco e nero, qualche primo esperimento di colore, alcune sbiadite dal tempo. La mostra “Il calcio e il ciclismo illustrato”, inaugurata oggi al Caffè Letterario della BCT e aperta fino al 27 aprile alla sala Farini della stessa, è un tuffo nei ricordi per chi quelle storie l’ha vissute e un modo per conoscerle per coloro i quali invece l’hanno soltanto sentita raccontare.

Poco rossoverde. C’è poca Ternana, perchè in quegli anni la formazione rossoverde navigava nei bassifondi del calcio, ma è ben raccontata l’avventura della squadra di Mario Caciagli che appena tornata in C dopo l’avventura con Carapellese ed è raccontato anche l’ultimo Carapellese giocatore. Giornalismo d’altri tempi, come anche il linguaggio. Ma la storica rivista che dal 1931 al 1966 e poi dal 1970 al 1974 ha segnato a suo modo la storia dell’informazione sportiva italiana, racconta imprese epiche: il primo mondiale vinto dall’Italia, nel 1934, i calciatori sotto la guerra, il Grande Torino e  la tragedia di Superga, della quale quest’anno ricorrono i 70 anni e le imprese storiche di Gino Bartali e del ‘pedale’ di un tempo: Volpi, Coppi e gli eroi di quegli anni.

Fra la gente, a seguire la giornata, un altro nome storico della Ternana, Romano Sciarretta, bomber rossoverde dal 1964 al 1969, ma anche tantissimi appassionati, soprattutto gente che ha vissuto quegli anni, desiderosa di ripercorrerli sul filo della memoria. Presente anche Fabrizio Fabris.

Racconti. Corrado Attili, giornalista e già addetto stampa del Coni fa da anfitrione. A raccontare le gesta rossoverdi, Gianni Masiello: “Arrivai alla Ternana dal Torino e ricordo che nonostatnte avessi giocato solo sei partite ed un torneo ad Hong Kong, vennero a supplicare il presidente di non vendermi, poi chiaramente sono venuto a Terni e ho vissuto le mie stagioni migliori, sono stato talmente bene che mi sono fermato...”

L’avvocato Massimo Carignani, che con la Ternana ha avuto sempre un legame speciale, spiega: “E‘una iniziativa importante, della quale non possiamo che ringraziare la famiglia Castellani, perchè questa raccolta rappresenta un qualcosa che ha segnato il movimento sportivo italiano. Sono molto legato a questa rivista, perchè da bambino giocavo con le figurine ricavate da questa testata e mi fa rivivere l’epopea di squadre come Novara, Legnano, Pro Patria, Lucchese, Novara, che in quegli anni vivevano i fasti della serie A”

L’assessore alla cultura e vicesindaco Andrea Giuli, che ha fatto staffetta con quello allo sport Elena Proietti, sottolinea come: “Queste immagini storiche del calcio e del ciclismo, rientrano assolutamente nella cultura, perchè le imprese, ma anche le tragedie, che sono state raccontate, rappresentano un pezzo della storia del nostro paese. Terni è l’unica città in Italia che può vantare una mostra di questa rivista e di ciò non possiamo che andare orgogliosi”.

Con la presenza di Antonello Brughini radiocronista Rai, spesso a Terni (“Ho fatto 13 trasferte al Liberati, l’anno scorso, mi dispiace per questa situazione, onestamente pensavo che a marzo la Ternana potesse lottare per vincere“, dice) e voce del Giro d’Italia con Gioia Bartali, nipote del ‘Ginettaccio’, si è poi spaziato sulle due ruote, raccontando episodi della leggenda del ciclismo italiano.

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