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Fere, l’incredibile scalata di Tagliavento: una ‘scrivania’ nel destino

In estate aveva rinunciato ad una possibile carriera nell’Aia per la Ternana, ha studiato da ds ma ora sarà il vicepresidente. L’ex arbitro da mediatore e club manager a braccio destro del patron

Una scalata repentina, che forse nemmeno lui si attendeva così veloce. Soltanto lo scorso settembre, lo si vedeva arrivare a Campitello, agli allenamenti della Ternana, in sella alla sua moto, parcheggiata sin dentro l’impianto.

MEDIATORE Via via il ruolo di Paolo Tagliavento si è fatto più forte. Stretto collaboratore di Ranucci, insieme a Lorenzo Modestino è stato l’uomo di campo della società di via della Bardesca in questi mesi difficili. Sempre presente agli allenamenti, sempre pronto a fare da ‘raccordo’ fra le questioni della squadra, i tifosi e la società. C’era lui, alla vigilia di Natale, a parlare con i tifosi in quella contestazione durissima all’ex tecnico De Canio, ad accompagnarli nello spogliatoio per un  confronto col tecnico che non ha dato i frutti sperati.

E c’era lui, lo scorso 9 febbraio, a ‘coordinare’ il confronto fra i tifosi ed il patron Bandecchi dopo il rocambolesco pareggio con la Virtus Verona. Nel mezzo, il corso da direttore sportivo, brillantemente superato insieme a diversi altri ex rossoverdi. Probabilmente, nei programmi della società c’era anche questa possibilità, poi sfumata con l’arrivo di Leone. Da club manager, è stato anche una sorta di uomo-immagine della società in diverse uscite pubbliche. Senza dimenticare il primo amore: in qualche occasione, ha ripreso il fischietto per arbitrare le sgambate delle Fere.

SCRIVANIA NEL DESTINO Ora per lui la nomina a vicepresidente, non ancora formalizzata: lo sarà presto, con tanto di assegnazione delle deleghe e certamente – visti comunque gli impegni anche di Bandecchi – una presenza ancora più forte a via della Bardesca.  Una scrivania nel destino, si potrebbe dire, dato che in estate ha rinunciato ad un quasi sicuro incarico all’Aia che avrebbe meritato ed al quale avrebbe potuto ambire vista la carriera da arbitro internazionale, soprattutto per stare vicino alla famiglia e per l’amore verso i colori rossoverdi.

Una sfida impegnativa per Paolo Tagliavento, che dovrà prima di tutto provare a ricostituire il feeling fra la società e la Ternana (anche lui finì nel calderone della contestazione), indebolito dai risultati mancanti e da una stagione difficile.

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5 anni fa

Bandecchi Ti devi attorniare di persone competenti non di un ex arbitro che in Federazione non lo rispetta nessuno perché non ha la personalità di farsi valere. La sua forza era il fischietto che che gli dava autorità, senza di quello è un’incapace che Ti spreme “immagino” un lauto stipendio. Mi chiedo come hai fatto ad avere aziendàlmènte successo nelle Tue attività, vedendo come continui a strutturare una Società in un settore a Te sconosciuto?!?

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5 anni fa

Tagliavento o non Tagliavento , ma che cavolo di figura sta facendo la Proprietà che puntava a rimanere in serie B con cause e ricorsi , poi c’è il rischio di andare in serie Di. Booooooo.

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5 anni fa

Bandecchi allora sei de coccio !!! ancora non c’hai capito un cacchio, Tagliavento deve fare la stessa fine de Ranucci, perché è fatto della stessa pappa.

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5 anni fa

Io mi chiedo ancora che ruolo ha questo signore.

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5 anni fa

Grande Paolo Tagliavento ???buona fortuna e buon lavoro ? ? ?

Giorgio
Giorgio
5 anni fa

Forza Paolo siamo con te. Un ternano al comando. In bocca al lupo.

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5 anni fa

Maaa

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5 anni fa

?

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5 anni fa

Mi candido x braccio sinistro del Patron!! ?

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5 anni fa

Pensa come stamo messi….

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