Il club manager non perde occasione, quando può, per tornare ad arbitrare. Lo fa quando i rossoverdi giocano qualche test settimanale.
Un vecchio proverdio dice che il lupo perde il pelo, ma non il vizio. Proprio come Paolo Tagliavento, che si ritira dalla carriera di arbitro, intraprende quella di dirigente di società ma poi, appena può, torna a fischiare due squadre che si danno battaglia in campo. E così, anche nel test all’antistadio tra la Ternana e la Berretti, è stato possibile rivederlo col fischietto.
Paolo Tagliavento, in mezzo al campo, incute rispetto. La sua direzione è attenta e impeccabile. Proprio come quando era arbitro internazionale e doveva fare molta attenzione a dirigere il meglio possibile le gare che gli venivano affidate. E ad arbitrare la partita tra la squadra di Luigi De Canio e quella di Ferruccio Mariani, vinta dalla prima per 3-0, si presenta anche con un giubbetto della Champions League. Poco da fare, a dire la verità, visto che si è trattato di un test in famiglia. Ma per Tagliavento, si tratta ogni tanto di tornare a fare il mestiere che lo ha fatto emergere in campo internazionale. Al cuore, non si comanda.