Una squadra svogliata, indolente, a tratti persino irritante, che non riesce a scuotersi da questo momento negativo. Urge un intervento della società che possa dare la scossa
Il patron della Ternana Bandecchi ha detto nei giorni scorsi di voler essere maggiormente vicino alla Ternana tanto che oggi si è presentato in panchina a Bergamo e sabato dovrebbe fare lo stesso con la Triestina. Il suo ‘patto con la squadra‘, quello secondo il quale lui si sarebbe impegnato a pagare gli stipendi ma in cambio vuole i risultati, sembra essere destinato ad andare disatteso.
La Ternana è in rottura prolungata: non solo continua a perdere ma continua anche a mostrarsi molle, incapace della minima reazione e quasi indisponente, nel suo non gioco, nel suo non avere minimamente voglia di impegnarsi. Questo forse è l’aspetto che fa più rabbia, una squadra che non morde il freno, non ci mette nemmeno quella grinta che potrebbe almeno far uscire dal campo avendo dato il massimo.
Fa rabbia questo, più del mancato risultato: vedere una squadra che ha già tirato i remi in barca, ammesso che abbia mai cominciato a vogare. I due gol incassati stasera a Bergamo sono lo specchio della situazione attuale: una difesa che gia al 6′ è ferma immobile e consente a Razzitti di segnare indisturbato e Diakitè, che dovrebbe essere l’uomo in grado di dare sicurezza alla difesa, che perde un pallone a centrocampo e fa prendere alla Ternana – con la complicità di Gagno fuori dai pali- un gol da 40 metri. E per poco non ci scappa la frittata anche per un terzo gol
Ecco, allora forse è tempo che la Ternana, intesa come società, prenda provvedimenti. Serve una scossa, una terapia d’urto. Il ritiro al Liberati sotto la gestione De Canio è servito a poco. E la situazione attuale mostra come più i moduli o gli schemi dei tecnici, il problema vero di questa squadra sia la totale assenza di ‘garra‘, come la chiamano gli spagnoli, di rabbia agonistica. Una squadra svogliata, indolente, a tratti persino irritante.
ESEMPIO. Senza rischiare di essere ‘blasfemi’ in un sito che parla di Ternana, un suggerimento lo potremmo dare a Bandecchi: prenda esempio da Luciano Gaucci. L’imprenditore romano, ai tempi del Perugia, quando la squadra stava toccando il fondo, si decise a portarla in ritiro. Ma lontano da Perugia e dal Curi: in una alberghetto lungo la superstrada E45, fra Todi e Orvieto. Senza tv, senza cellulari, senza nessun comfort, camere spartane. Duro pochi giorni, i giocatori capirono in fretta l’aria che tirava.
E’ solo un esempio, per carità, ma in questa fase del campionato, col mercato chiuso, forse l’unica medicina è davvero un intervento ‘di forza’, uno che davvero faccia capire come stanno le cose. Oppure, se esiste, un antidoto alla paura.
Io parto sempre da un principio, per giocare al calcio ci vuole una squadra
Si addosso a un tir!
Portateli al Sert. Terapia a Mantenimento. Tutti !!!??
Mandateli un mese a guadagnarsi il pane davvero, zappando la terra !!!! Bedtsi come se fanno da fa dopo !!!
Li paghi
A calci nelle palle li dovete prendere
Hai preso un gol da CENTROCAMPO da 50 metri INCREDIBILE!!!!il portiere è andato a fare una passeggiata invece di stare in porta BOH!!!
Dove stava prima la societa’?
Il calcio si gioca prima negli spogliatoi con un gruppo coeso che si aiuta. Loro si sentono fenomeni perché Bandecchi li ha strapagati ma non hanno capito la realtà delle categoria. Non basta il curriculum contro squadre inferiori che lottano e corrono per primi sui palloni
La societa’ e’ peggio dei giocatori
È un annata no , la prego sig Bandecchi prenda un allenatore che ci faccia salvare , per poi al prossimo mercato si metta persone competenti vicino, e faccia un vero programma con gente con esperienza !!!
Portali a onolulu a sbuccia le banane co lu c..u
Con ” garra ” e con scimitarra !!!! Ma ci sono cose che non si possono dare , occorre trovarle dentro se stessi ….. Come la ” GARRA ” !!!! A buon intenditor …….. !!!! ❤?
Tutti a zappare
Devono anna’ a impasta’ il cemento senza esse pagati
Che trojaio che c’è nel calcio
Ritiro in mezzo al deserto
La società è complice
Ritiro in Zimbabwe