Il tecnico fa riferimento al colloquio di venerdì mattina in campo: “Tutto normale”. Sull’alterco di giovedì con i tifosi spiega: “Qualcuno mi ha offeso e allora…”
Il colloquio in campo con il presidente Ranucci e il battibecco con alcuni tifosi. Con l’allenatore della Ternana Luigi De Canio, nella confernza stampa pre-partita, c’è stato il modo anche di parlare di queste due cose. Il tecnico spiega cosa è successo: da un incontro normale con il presidente, fino all’episodio che ha creato tensioni tra lui e qualche sostenitore.
CON RANUCCI SI PARLA TUTTI I GIORNI DI FUTURO. Un incontro avvenuto venerdì mattina, in mezzo al campo e durante l’allenamento, quando mister De Canio si è intrattenuto a colloquio con il presidente Stefano Ranucci e anche con il club manager Paolo Tagliavento. Un confronto? Un chiarimento? Di cosa si è trattato? Ecco la risposta del tecnico: “Proprio un confronto, no. Non ho capito, cosa intendiate, voi, per confronto. E non parlerei nemmeno di chiarimento. Presidente e allenatore, parlano sulle problematiche da affrontare, o sulle necessità che si possano avere. Quando è possibile, si parla. Parliamo tutti i giorni, per cercare di migliorare. Noi siamo in una società per bene, dove si cerca di fare di tutto per far funzionare le cose nel migliore dei modi e dove ci sono tante cose ancora da migliorare. Ci si impegna insieme per poterlo fare, anche parlando e dialogando tra di noi. Il nostro rapporto è basato su questo aspetto, sulla volontà di rendere la società Ternana più forte possibile e sempre meglio organizzata“.
Ha spiegato anche cosa è successo giovedì mattina, quando si è rivoltato a rispondere a un paio di tifosi durante una contestazione avvenuta in allenamento. Mister De Canio non ha rancori. Parla di un a reazione figlia solo di un momento nel quale avrebbe voluto più rispetto perché si stava lavorando in campo. “Con i tifosi? In quel momento, qualcuno di loro ha usato delle parole inappropriate e offensive e ho reagito mandandolo a quel paese. Ma solo relativamente a quel momento. Non credo che sia bello per nessuno. Voi giornalisti, immaginate che state scrivendo un articolo, arriva un signore nel posto in cui state lavorando e vi offende. Non credo sia bello. Durante la partita, magari, uno lo mette pure in conto“.