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Penna in trasferta – Sconfienza (Calciogenoa): “Ternana attenta, il Ferraris è un fortino”

Calciofere analizza la sfida del Ferraris mettendo sul piatto i temi caldi del match in programma domenica alle 16.15 a Marassi con i colleghi di Calciogenoa

La Ternana lavora per la sfida contro il Genoa in programma domenica alle 16.15 allo stadio Luigi Ferraris. Calciofere analizza come d’abitudine la sfida con i colleghi di Calciogenoa.it, il portale dedicato al Grifone. Risponde Davide Sconfienza.

Come arriva il Genoa a questa sfida con la Ternana?

Il Genoa arriva alla nuova sfida del Ferraris galvanizzato dall’importante successo ottenuto contro il Cosenza. E poco importa se la formazione calabrese occupa i gradini più bassi della classifica, in quanto la vittoria per 4-0 ha permesso a giocatori come Jagiello e Puscas di sbloccarsi e ritrovare morale. Cosa importante soprattutto per l’attaccante romeno che non deve far sentire la mancanza di Coda ancora fermo ai box per infortunio

Cosa deve temere il Genoa della Ternana e viceversa? Lucarelli ha detto che vuole chiudere il cerchio, visto che proprio col Genoa iniziò la fase discendente della squadra…

La Ternana dovrà fare attenzione innanzitutto al fattore campo. Il Genoa dall’arrivo di Gilardino sulla propria panchina a ritrovato un fortino inespugnabile nel Ferraris. I 25mila tifosi attesi sugli spalti per la partita daranno un grande contributo. Nelle sette gare casalinghe giocate dall’ex campione del mondo, sono ancora zero i gol subiti dal Grifone: dato garantito anche dall’ottimo lavoro svolto dalla retroguardia che vanta il riconoscimento di seconda migliore della competizione. D’altro canto i rossoblù dovranno fare attenzione alle giocate della Ternana, che arriva a Genova con la voglia di conquistare un biglietto per i play-off distanti solo tre punti. In particolare a Palumbo che, tolti i tre gol collezionati al momento, si è dimostrato sempre un ospite poco gradito per le difese avversarie e Partpilo.

L’andata si è conclusa con la vittoria rossoblù conquistata nel finale grazie ad un blackout degli uomini di Lucarelli. Il tecnico ha raccontato di come quella gara sia da vedere come l’anno zero da cui far partire la flessione della squadra con relativi saluti alle speranze di una promozione diretta, ma credo sia difficile attribuire tutte queste colpe a una sola partita o, peggio a soli 5 minuti di gara. Penso più sia una questione che Lucarelli ha preso sul personale e cerchi quindi una revanche per se stesso piuttosto che per la stagione.

Cosa è cambiato da Blessin a Gilardino, davvero qualcosa non funzionava?

La differenza tra Blessin e Gilardino è la capacità di adattarsi alle situazioni. Il tecnico di Stoccarda aveva un atteggiamento di incaponimento che lo portava a sbattere continuamente la testa con un modulo che ormai aveva poco e niente da dire dopo le prime gare. Ha iniziato bene, ma gli avversari ti studiano e, dopo che usi il 4-2-3-1 per tutte le partite, prendono le giuste misure. Il Violinista ha portato flessibilità alla squadra, nonché studio costante delle situazioni che si possono creare in campo e delle palle inattive: tallone d’Achille dei rossoblù, ma ora arma in più. Gilardino è stata una sorpresa per tutti, nessuno si sarebbe aspettato potesse fare così tanto. A Genova era amato come giocatore, adesso lo è come allenatore.

Come vive il tifo genoano questa stagione?

I tifosi non hanno mai smesso di sostenere la squadra con tutto il loro affetto e non mancano occasione per dimostrare quanto siano indispensabili per il Genoa. Ovviamente fa un po’ strano essere in Serie B e c’è fretta di tornare in A. E questo non ha fatto mancare qualche mugugno nonostante la squadra sia seconda e con una delle migliori difese del campionato. Tanto ha fatto la promessa della società, l’Only One Year con cui hanno garantito il ritorno nella massima serie nel giro di un anno. Cosa avvenuta poche volte nella storia della cadetteria.

Qual è la situazione della squadra? E’ possibile fare un probabile undici di partenza?

 La squadra arriva con qualche assenza dovuta agli infortuni, vedi Ilsanker e Coda (senza contare il lungodegente Ekuban), ma si dovrebbe vedere una formazione simile a quella trovata con il Cosenza, con un 4-2-3-1:  Martinez – Sabelli, Dragusin Bani, Haps – Sturaro, Badelj – Strootman, Vogliacco, Puscas – Gudmundsoon

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