
Il Gip di Roma su richiesta della Procura della Repubblica ha ordinato il sequestro, effettuato dalle Fiamme Gialle. Ternana non coinvolta
Grana per Stefano Bandecchi, amministratore dell’Università Niccolò Cusano e presidente della Ternana, nonchè candidato sindaco di Terni per Alternativa Popolare. Secondo quanto riferiscono le testate generaliste, Corriere della Sera e Repubblica, i finanzieri del nucleo di polizia economico finanziaria di Roma hanno eseguito un sequestro di beni “per equivalente” che supera i 20 milioni di euro nei confronti dell’Università Niccolò Cusano, proprietaria della Ternana, che tuttavia non è coinvolta nell’indagine.
Una verifica delle Fiamme Gialle, coordinata dal procuratore aggiunto Stefano Pesci e dalla sua sostituta Valentina Margio, ha evidenziato importi milionari evasi dal 2016 al 2020. Stefano Bandecchi, patron della Ternana è indagato insieme all’ex presidente rossoverde Stefano Ranucci, Giovanni Puoti e Fabio Stefanelli, che dal 2016 lo avevano sostituito come legale rappresentante dell’Istituto., tutti accusati di dichiarazione infedele. Sequestrata anche una Rolls Royce del valore di 505,000 e una Ferrari poco meno quotata. Fra le spese contestate, effettuate secondo la Procura con i soldi che sarebbero dovuti servire per pagare le tasse, ci sarebbe anche un elicottero preso in leasing.
Il provvedimento cautelare è stato emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale capitolino, su richiesta della locale Procura della Repubblica, al fine di assicurare il profitto del reato tributario contestato, a fronte di ricavi non dichiarati per oltre 80 milioni di euro da un ente non statale attivo nella formazione universitaria, l’Unicusano appunto.
“L’attività di servizio – si legge in una nota della Guardia di finanza – è il frutto del costante presidio offerto dal Corpo, in sinergia con l’Autorità giudiziaria, a contrasto dell’evasione fiscale che costituisce un grave ostacolo allo sviluppo economico e rappresenta un freno alle prospettive di ripresa e rilancio dell’economia nazionale in modo particolare in tale delicata fase congiunturale. I provvedimenti sono stati emessi nell’ambito della fase delle indagini preliminari, allo stato delle attuali acquisizioni probatorie e, in attesa di giudizio definitivo, sussiste la presunzione di non colpevolezza”.
