Solida e quasi imperforabile in casa, molto più vulnerabile fuori: la retroguardia rossoverde funziona a fasi alterne
La “promessa” di Cristiano Lucarelli, in questa stagione, era quella di migliorare la Ternana nella fase difensiva e, guardando i numeri, si può dire che finora ci è riuscito soltanto a metà.
DOPPIA FACCIA. I rossoverdi, infatti, hanno mostrato un rendimento altalenante in quanto a gol subiti, con una forte incidenza del fattore campo. Delle 9 reti incassate nelle prime 6 giornate di campionato (2 in meno rispetto allo scorso anno, ma comunque il dato peggiore tra le squadre della parte sinistra della classifica), la quasi totalità, 8, sono arrivate lontano dal Liberati, 11 se consideriamo anche il match di Coppa Italia a Ferrara. Al contrario, lo stadio casalingo è diventato un fortino, visto che nelle tre gare interne Iannarilli ha subito un solo gol, peraltro nemmeno su azione, ma su calcio di punizione da parte di Brignola del Cosenza, abbassando la saracinesca contro Reggina e Perugia
ATTEGGIAMENTI DIVERSI. Nel totale incide moltissimo la disfatta di Modena, ma in generale si nota come le Fere abbiano un atteggiamento più “sbarazzino” in trasferta, anche condizionate dal modo di giocare delle avversarie padrone di casa. C’è anche da considerare che la Ternana lontana dalle mura amiche è sempre andata in svantaggio per prima ed è stata poi costretta ad scoprirsi (a volte anche troppo) per cercare di recuperare. Al contrario, al Liberati lo sbloccare il match due volte su tre è equivalso ai tre punti, grazie ad una successiva maggiore accortezza difensiva. In ogni caso, per puntare agli obiettivi dichiarati in estate, lo score passivo deve essere necessariamente migliorato, ma le Fere hanno tutto il tempo ed il modo per farlo.