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Bogdan: “Ternana, ora godiamoci tutto. I playoff? Non sono lontani…”

Il difensore croato parla con Calciofere dei suoi mesi in rossoverde e della sua carriera. Da Pasalic, a Vlahovic ed alla serie A. E guarda anche al derby

Arrivato a Gennaio, come unico rinforzo, Luka Bogdan è ormai una delle certezze della Ternana. Cresciuto gara dopo gara, con  la difesa a tre delle ultime partite ha stabilizzato anche il rendimento: “Ormai mi sono ambientato bene”, dice a Calciofere.

Lucarelli che lo aveva già avuto con sè a Catania e Livorno, lo ha richiesto fortemente nel momento in cui si è reso necessario un altro difensore per l’infortunio di Kontek: “Alcuni compagni li conoscevo già, come Salzano, Agazzi e Boben, quindi è stato facile”, sottolinea.

Avvio diesel, ora ha messo il turbo

Del resto, inserirsi in una squadra già costruita non è facile: “Poi personalmente venivo da un periodo difficile – spiega – avevo fatto tre settimane di Covid e giocato non molto. Sono arrivato qui e abbiamo avuto una fase complicata. Ma non era una questione di modulo, bensì una cosa di testa, un problema mentale. Ci serviva di trovare equilibrio e ci mancavano i  risultati. Con la difesa a tre siamo migliorati perchè in fase difensiva diventiamo cinque  più il mediano. Adesso concediamo meno spezi, continuando però a costruire occasioni”.

Questione di testa, ma anche la lingua aiuta. Contando anche Kontek,  il muro slavo adesso è cresciuto di una unità: “Avere un compagno di reparto (Boben ndr) che parla la tua lingua aiuta. Boben è sloveno, ma parlando in croato ci capiamo, ci aiuta a staccare dall’italiano. La stessa situazione l’ho avuta  a Salerno, c’era un portiere sloveno Belec. Però ormai dopo sei anni, penso di parlare abbastanza bene anche l’italiano, no?“. Possiamo confermare.

A Terni per trovare continuità

Decisiva per la scelta di Terni è stata la volontà di una società che lo ha cercato fortemente: “Volevo assolutamente andare a giocare altrove – spiega – perchè mi serviva continuità. Il mio procuratore mi ha detto che c’era la possibilità della Ternana e io sono stato contento perchè la seguivo già dallo scorso anno, visto che c’erano miei ex compagni slavi anche come Raicevic. Poi conoscevo Lucarelli e alcuni giocatori, quindi ho detto sì. Purtroppo c’è voluto qualche giorno per le pratiche, ma ora eccomi qua”.

Il padre, l’idolo e la serie A

Nessuna remora a scendere di categoria: “Mi interessava giocare”, spiega. Già, ma com’è la serie A?: “Molto dura, un campionato forte. Si corre e si fatica meno, ma si combatte molto.  Vlahovic? Ci conoscevamo, perchè lui era a Firenze quando io giocavo nel Livorno.  Poi ci ho giocato contro: grandissimo talento, è destinato ad una carriera importante”.

Bogdan di talenti se ne intende, del resto, perchè è cresciuto nell’accademia del padre, la NK Adriatica di Spalato: “Non ho idoli, è stato mio padre che mi ha allenato e reso forte come sono. Non ero molto forte, da ragazzino, ma lui mi ha fatto allenare con i più grandi e questo mi è servito. Ho giocato con gente come Pasalic e l’ex interista Livaja, che poi sono diventati calciatori ad altissimo livello. Ma il vero salto di qualità l’ho fatto quando sono andato via dalla Croazia (al Salisburgo ndr)“.

La Ternana e il derby

Ora per Bogdan, come per gli altri rossoverdi, c’è un finale di campionato da vivere con più leggerezza: “Ci manca ancora la matematica, ma sicuramente siamo più sereni perchè siamo salvi – sottolinea – L’ottavo posto, ultimo dei playoff non è lontano e possiamo arrivarci. Ma senza affanni. Potevamo fare qualcosa di più? Forse, ma secondo me è comunque una buona stagione“. La corsa ai playoff passa anche dal derby alla penultima di campionato: “Mi hanno spiegato quanto è importante qui. Vogliamo arrivarci bene. Il resto lo vedremo“, conclude.

 

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2 anni fa

Ce ne siamo accorti a buon ora.!!! Dopo 30 partite…

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