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Euro 2020, la bella storia di nonno Pandev e baby Bellingham

Record assoluto di precocità per il giovane inglese, il macedone diventa uno dei più anziani ad aver segnato all’Europeo.

Generazioni a confronto, in una sola giornata. Inghilterra-Croazia e Austria-Macedonia del nord, gare inaugurali rispettivamente del gruppo D e del gruppo C, passano alla storia per due storie diverse, ma entrambe da annoverare tra le curiosità non solo di questo campionato europeo ma di tutte le edizioni del passato. Nella prima gara, vinta dall’Inghilterra, proprio la nazionale britannica ha fatto esordire, all’età di 17 anni e 349 giorni, il centrocampista Jude Bellingham. Il calciatore, che gioca nel Borussia Dortmund, in Germania, diventa, così, il più giovane giocatore della storia schierato in una gara di fase finale di un europeo di calcio. Nella partita persa dalla Macedonia del nord con l’Austria, la nazionale macedone festeggia un “quasi-record”, che riguarda Goran Pandev. Il gonoano, alla veneranda età di 37 anni e 321 giorni, grazie al gol del momentaneo pareggio segnato per la sua squadra diventa il secondo marcatore più anziano della storia dei campionati. Il record appartiene ancora all’austriaco Ivica Vastic, in gol a Euro 2008 contro la Polonia.

BELLA OLANDA, INGHILTERRA CONCRETA. La giornata degli Europei di domenica 13 giugno ha visto gli esordi vincenti di Olanda, Inghilterra e Austria. Emozioni nella sfida che gli olandesi hanno vinto ad Amsterdam contro l’Ucraina per 3-2. Gli Orange sono apparsi subito intensi e determinati, ma a tratti spreconi e in una fase della gara persino distratti. Primo tempo con diverse occasioni gettate al vento, poi il doppio vantaggio nella ripresa con Wijnaldum e Weghorst. Ma si sono fatti rimontare e pareggiare dalle reti di Yamolenko e Yaremchuk, salvo poi piazzare un altro colpo con Dumfries e vincere la gara. Concreta, oltre che bella, l’Inghilterra, che a Wembley si è imposta per 1-0 ai danni della Croazia. Data la caratura dell’avversario,  che tuttavia ha un po’ deluso le aspettative, il successo degli inglesi è sicuramente importante, anche se di misura con rete di Sterling. Sorpresa Austria, sebbene avesse di fronte un avversario non eccezionale come la Macedonia del nord. Esordio convincente, a Bucarest, per 3-1, per la selezione di Franco Foda (il nome, che suona di italiano, non inganni: è tedesco), a segno con Lainer, Gregoritsch e Arnautovic.

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