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Il campionato della Ternana ha una data, ma sarà davvero quella?

La Figc ratifica la proposta della Lega di ricominciare il 27 settembre. Ma sul torneo, incombono minacce di scioperi, o di azioni forti.

Si torna in campo il 27 settembre. Solo con il campionato, mentre è annullata la Coppa Italia. La data per la serie C 2020-2021  è questa, ratificata dal Consiglio federale su proposta della Lega Pro. Sarà il giorno in cui comincerà il campionato nei tre gironi della terza serie. Eppure, in questa estate calda, risulta ancora difficile mttere la mano sul fuoco che si parta davvero quella domenica. Chi esclude, infatti, che qualla data possa subire qualche slittamento? Non è ipotesi campata per aria, considerando minacce di scioperi o di altre azioni forti. E l’ipotesi, arriva da due fronti.

IL FRONTE AIC. L’Assocalciatori non ha preso di buon grado la nuova regola adottata dalla Lega Pro sul numero massimo di 22 calciatori professionisti nelle rose. Una decisione che penalizza le società che investono e quelle che puntano a rose ampie e di qualità, anche perché quelle che hanno già più di 22 calciatori in organico dovrebbero darne via parecchi prima di procedree a un solo acquisto. Insomma, ci sono calciatori di società importanti, ta le quali la Ternana, che rischiano di ritrovarsi anche fermi per un anno, se non trovano altre sistemazioni altrove. C’è stata la dura posizione di Umberto Calcagno, con la quale si conferma che l’Aic potrebbe poclamare l’agitazione. Si parla, infatti, di livello tecnico abbassato e giovani penalizzati (anziché valorizzati), con le conseguenze peggori pe chi punta alla qualità. Secondo Calcagno, la misura mette ostacoli alla meritocrazia e non ha nulla a che vedere con la crisi ecomonica, visto che nessuna regola impone di prendere più di 22 giocatori, o di investire più di quanto si può.

IL FRONTE GHIRELLI.  Un altro aspetto, è legato al presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli. Nelle sue dichiarazioni appena successive alla fine del Consiglio federale del 4 agosto, il massimo esponente della lega della serie C torna a chiedere garanzie alle istituzioni per il futuro e per la sopravvivenza dei club. Comrpesa quella defiscalizzazione per la quale già nel dicembre 2019 aveva indetto uno sciopero, facendo saltare la giornata pre-natalizia. A questo aspetto, Ghirelli aggiunge ora i protocolli sanitari anti-covid, la fruibilitò degli stadi per fronteggiare il rischio di perdita di sponsor e le questioni legate alla Cassa integrazione in deroga. Ghirelli chiede risposte chiare e dice senza mezzi termini: “Non ci si costringa a gesti pesanti“.

Incrociamo le dita…

 

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