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Ternana-Picerno, i sogni avverati di Esposito e Langone

Domenica 3 novembre alle 15 si gioca al Liberati: rossoverdi contro la matricola lucana. Che all’interno della sua rosa propone due storie interessanti di vita e calcio

Il capocannoniere, nel Picerno che alle 15 di domenica 3 novembre sfiderà la Ternana, è Santaniello, con i suoi cinque gol  “che per il nostro livello è come se fossero quindici”, dice qualcuno dalle parti della città lucana. Ma sempre gli stessi, dicono di segnarsi sul taccuino il nome del suo compagno di reparto, vale a dire Emmanuele Esposito.

Della matricola Picerno, Esposito è il capitano ed in una squadra composta di esordienti o quasi. Pochi innesti che arrivano dalla serie C (su tutti Caidi e Nappello), quasi tutti con una solida esperienza nei dilettanti. Ma la vicenda di Esposito è il simbolo di come con la costanza si possa alla fine raggiungere traguardi importanti. Esposito, napoletano infatti arriva alla Picerno dal Real SM Hyria, che oggi è tornato a chiamarsi Nola: è il gennaio 2014-15-

Fermo una stagione fra le due esperienze per infortunio, riparte dall’Eccellenza e con i suoi gol (17 la prima stagione) porta il Picerno in serie D. Continua a giocare e segnare e sono ancora i suoi gol a portare l’anno scorso, nei professionisti il club lucano. Quella serie C che lui aveva solo intravisto ai tempi dell’Avellino, squadra dove è cresciuto, senza mai debuttare, oggi lo vede in campo da capitano e trascinatore del gruppo.

LANGONE, IL NUOVO ITALIANO. E poi c’è Langone. Che in realtà si chiama Soumahoro e di nome Aboubakar. Arriva dalla Costa d’Avorio e Langone è il cognome che ha aggiunto all’anagrafe dopo che lo ha adottato una famiglia di Picerno. In Italia, questo classe 2000 c’è arrivato come molti in questi anni: su un barcone, fuggendo dalla povertà e da un Paese senza ormai più diritti. Attraversa diversi stati, sbarca a Pozzallo nel 2016.

Viene alloggiato prima in un centro di accoglienza a Caserta e poi in Basilicata, in un centro di accoglienza di Paterno, poi dismesso. Qui Abou è stato notato per le sue doti umani e calcistiche. Faceva la spola tra Paterno e  Picerno per allenarsi con la squadra melandrina, poi venne tesserato ed esordì con gli Allievi Regionali. Da qui ha svolto tutta la trafila nelle giovanili: 23 presenze e 3 gol per l’attaccante l’anno scorso, nella grande cavalcata verso i professionisti.

Oggi, dopo aver effettuato anche un provino col Perugia nel marzo 2018, il sogno si è avverato anche per lui, che adesso è a tutti gli effetti italiano, così come a tutti gli effetti è figlio di una coppia di Picerno.

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