Il tecnico parla della sfida che attende i rossoverdi: “Affrontiamo un gruppo consolidato, ma non ci spaventa”. Out Mucciante
Fabio Gallo in conferenza stampa prima di Ternana-Potenza: “Abbiamo lavorato forte soprattutto i primi giorni, poi ho preferito concentrarmi su situazioni specifiche, sulle quali all’inizio avevo lavorato meno. Abbiamo diluito bene la mole generale di lavoro”, esordisce il tecnico.
POTENZA. Si parla dell’avversario di turno: “Mi aspetto un avversario tosto perchè il Potenza fa un 3-4-3 già dall’anno scorso, con lo stesso tecnico e che è comunque molto difficile da affrontare. Hanno un gruppo consolidato ed un tecnico valido. Ma noi abbiamo la nostra identità e dobbiamo continuaare a fare calcio come siamo abituati a farlo, come sempre.Certo, abbiamo lavorato su alcuni accorgimenti. Per noi è il primo test contro un modulo diverso“. Il pericolo si chiama Emerson: “Ho allertato la squadra anche su questo, è un giocatore sempre molto pericoloso”
TECNICA. Gallo spiega: “Lavoro sempre sulla tecnica di base, perchè secondo me è la cosa che serve sempre, bisogna migliorare sempre, anche quando hai 37 anni come Mammarella. Ho utilizzato anche il vecchio ‘muro’, che va bene per i portieri ma anche per i giocatori di movimento. A livello generale, dobbiamo sviluppare molto l’uno contro uno”.
SITUAZIONE. Paghera ha recuperato da un problema al ginocchio, così come anche la bronchite di Marilungo, Suagher è convocato, si è fermato Mucciante per una contrattura al polpaccio. Possibile ballottaggio al centro della difesa fra Russo e Bergamelli: “Nessuno deve essere sicuro del posto o di non averlo, tutti sono sotto esame“, dice. Dubbio Defendi-Palumbo in mezzo.
TIFOSI. Domani ci si attente il grande afflusso di gente, anche per via del ricordo dei 50 anni dello stadio Liberati. Gallo però avverte: “Non voglio che i giocatori si facciano prendere dalla tensione. Rispetto tutti gli eventi, ma vorrei che ad un certo punto – per quando noi cominciamo il riscaldamento – tutto sia finito, il campo sia a posto, la gente faccia il tifo. Poi se le cose vanno bene, è giusto festeggiare un po’. Ma solo dopo. Ho fatto calcio so quanto contano queste cose”.
BANDECCHI. Si parla di nuovo del rapporto con Bandecchi: “Sono contento di come stanno andando le cose, ma questo è un mestiere strano. Per fare progetti a lungo termine devi vincere, fare risultato. Ed a questo siamo chiamati”.