Calcio Fere
Sito appartenente al Network
Cerca
Close this search box.

Meteore Rossoverdi – Nick Rizzo, tutta colpa di quel ginocchio…

L’attaccante non calcò mai il prato del Liberati: pochi spezzoni, sempre in trasferta, tre anni fra panchina (poca) ed infermeria (tanta). E dire che arrivò con un endorsement importante…

In principio era Frank Farina, poi venne la Ternana. Già, perchè quando la Ternana prese in rosa non uno bensì due calciatori australiani, dalla terra dei canguri non è che fosse arrivato molto nel nostro paese.  Nove anni dopo l’arrivo in Italia, invero assai fallimentare, del centravanti al Bari, la società rossoverde, sotto la gestione Agarini,  mise sotto contratto altri due paisà: Vincenzo Grella e Nick Rizzo, origini campane per entrambi.

Destini ben diversi, perchè Grella, che pure a Terni si fermò una sola stagione era destinato a vivere diverse stagioni in serie A, giocando persino un Mondiale, mentre Rizzo a Terni si fermò per tre lunghe stagioni. Lunghe soprattutto perchè il campo, Rizzo, lo vede pochissimo, quasi per niente potremmo dire: 2 presenze per complessivi 125 minuti.

MI MANDA ATTILIO. E dire che l’allora ventiduenne (siamo nella stagione 2000-2001) veniva da un endorsement importante, quello di Attilio Lombardo, che lo aveva visto crescere al suo fianco al Crisyal Palace, sotto la guida di Terry Venables. A Terni ci arriva passando dall’Ancona: pochi mesi rapidi, una partita. In rossoverde, la musica non cambia e Rizzo non trova spazio nella sua prima stagione: Andrea Agostinelli, tecnico dei rossoverdi in serie B, lo porta in panchina in tre occasioni:  Torino-Ternana, Siena-Ternana, Ternana-Crotone.

Rizzo stringe i denti, resta in rossoverde forte del contratto triennale, si infortuna più volte al ginocchio destro: passa gli altri a guardare giocare dalla tribuna, sino alla diciottesima giornata, quando Claudio Tobia, tecnico dei rossoverdi in serie B, lo manda in campo al 35′ del primo tempo al posto di Vincenzo Aurino. Si impegna, corre, ma non lascia il segno. Altre due apparizioni in panchina (Palermo-Ternana e Ternana-Triestina), poi sparisce di nuovo dai radar.

Ma Rizzo non si abbatte: resta ancora a Terni, continua ad infortunarsi, scende in campo nel secondo turno di Coppa Italia 2002-03, Piacenza-Ternana, dove gioca la sua unica partita intera in rossoverde, poi a fine stagione scende di categoria e approda al Prato: due stagioni, poche partite (26), 5 gol (i suoi unici nel nostro paese). Poi una lenta discesa: gira le serie minori inglesi (Milton Keynes Dons, Chesterfield, Grimsby Town). A trent’anni, dopo una lunga sequela di infortuni, torna in patria, dove gioca altre tre stagioni, chiudendo nel club più rappresentativo australiano, l’Apia Leichartdt di Sidney.

Oggi gestisce una accademia per giovani calciatori, a Sidney destinata ai talenti dai 6 ai 16 anni.

Subscribe
Notificami
guest

1 Commento
Inline Feedbacks
View all comments
trackback

[…] ovvero Vincenzo Grella – che fu anche nazionale dei Canguri, giocando due mondiali- e la meteora Nick Rizzo.  Poi vennero l’argentino Jonathan Alberto Alessandro (2006-07) che vestì anche la maglia […]

Articoli correlati

Rossoverdi a caccia del bis dopo aver sfatato un incantesimo che durava 18 anni: la...
Buon secondo tempo da parte dei rossoverdi al 'Rigamonti', prova positiva soprattutto in difesa: i...
Rossoverdi mai vittoriosi allo stadio Rigamonti nei 20 incontri nella casa delle Rondinelle: la storia...

Altre notizie

Calcio Fere