Il tecnico parla del rapporto con Orlando, il suo stretto collaboratore di lunga data. Lo considera da sempre una figura importante
Lo ha portato con sè anch a Terni dopo averlo avuto al suo fianco per tanti anni. Con lui, ha condiviso anche esprienze di serie A, come quelle di Genova, Siena, Napoli e Udine. Filippo Orlando (nella foto, si vede dietro a mister De Canio), da tantissimo tempo, è un alter ego sempre presente, per il tecnico della Ternana Luigi De Canio. Lo segue, praticamente, ovunque. E lo stesso De Canio, in conferenza stampa, ha parlato anche del rapporto che ha con lui.
UN RAPPORTO CONSOLIDATO. Classe 1957, Filippo Orlando, “Pippo”, come spesso lo chiama amichevolmente mister De Canio, è un ex calciatore ora diventato collaboratore tecnico fisso per l’allenatore delle Fere. Anche se quest’ultimo specifica pure che “non è proprio un tecnico“. Ma è una figura della quale De Canio si avvale sempre. Perché, come spiega il mister, con lui ha sviluppato una sintonia e una unità di intenti e possiede doti umane e professionali messe in pratica nei rapporti tra calciatori e staff tecnico in uno spogliatoio. La stessa cosa avviene pure nel gruppo rossoverde. Racconta De Canio: “Filippo Orlando è una grande risorsa. Grandissima. Le sue caratteristiche di uomo, al di là della professionalità, contribuiscono in misura enorme all’atmosfera che si vive all’interno di questo gruppo. Per me, in tutte le esperienza avute con lui, è stato una grandissima risorsa“.
DA DIESSE A COLLABORATORE. Figura importante, per De Canio, anche perché da sempre conosce e capisce le sue esigenze e il suo modo di vedere le cose. Anche quando va ad osservare dei calciatori. “Uomo di grande intelligenza e sensibilità – aggiunge De Canio – e di buona cultura generale, ex calciatore e direttore sportivo per tanti anni. Lavora con me da quasi 18 anni. Lui, prima, faceva il direttore sportivo. Poi lo ho portato con me, prima come osservatore e in seguito nello staff. Quando lo mandavo a vedere dei calciatori, osservava sempre quelli con le caratteristiche che gli chiedevo. Tra noi, una grande sintonia“.
