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L’ex Fere Iacobelli e il ‘no’ alla combine: “Ho detto loro: andate a quel paese”

Fu vice di Guerini in rossoverde, ora esce a testa alta dallo scandalo che sta sconvolgendo la serie D: “Con me queste cose non le fa nessuno”

“Con me queste cose non le fa nessuno”. Agostino Iacobelli, vice di Vincenzo Guerini alla Ternana nella stagione 1999-2000, pensava di tornare nelle pagine sportive in occasione della sua firma per la Sangiovannese, club dove si è accasato per la seconda volta proprio in queste ore ed invece ci è finito per la storiaccia delle partite truccate in Toscana.

Lui ne esce a testa altissima. Non solo non è indagato ma ha persino fatto saltare una combine, quella che i tre dirigenti del Viareggio coinvolti volevano organizzare per il match fra i versiliesi e l’Aglianese, la squadra che ha guidato nella passata stagione.

MAI CON ME. In una intervista al quotidiano livornese Il Tirreno spiega: “L’incontro fra me e loro è durato…un minuto. Il tempo di mandarli a quel paese. Da giocatore e da allenatore ho una storia precisa, queste schifezze non le ho fatte mai e mai le farò”

L’allenatore conferma in parte la ricostruzione fatta dalla Procura di Lucca: “Sono stato avvicinato in treno, si. Durante il viaggio da Firenze ad Agliana, è stato un dirigente del Viareggio, ma preferisco non dire il nome, posso solo dire che è gente che non dovrebbe stare nel calcio e nemmeno in altri settori. Ma l’incontro non è avvenuto come è stato detto, è durato un minuto. Ho detto di togliersi dai c… e di non toccare né me, né i miei giocatori, né l’Aglianese calcio. In quel momento siamo stati come un blocco unico. Non si dovevano permettere”

VINCERE E PERDERE SUL CAMPO. E precisa: “Si deve sapere che da Iacobelli non si deve andare a fare queste proposte. In 45 anni di calcio mai fatti casini e mai intendo farli. Questo lo posso garantire. Nel calcio si può vincere e si può perdere, io da giocatore e da allenatore ho sempre avuto una mia identità: se sono più bravo di te vinco io, nel rettangolo verde. Bisogna giocarsela. Preferisco andare in giro a testa alta, con la schiena dritta, ed essere ricordato per questo. Mi dà ancora più soddisfazione che essere ricordato per il gol al Milan”.

 

 

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