L’angolo del bomber ospita questa settimana Peralta. Il trequartista italo-argentino racconta la sua carriera e l’esperienza a Terni
Diego Peralta, trequartista italo-argentino della Ternana è l’ospite de “L’angolo del bomber”, la rubrica curata da Riccardo Zampagna su Calciofere.
Si parte come sempre con un viaggio nella carriera del giocatore:
“Ho cominciato a Livorno, dove i miei avevano una scuola di pattinaggio. All’inizio accompagnavo un ragazzo che andava a giocare a Livorno, poi invece di aspettare ho iniziato a giocare anche io, insieme a lui: ha fatto una buona carriera: si chiama Alessio Cristiani. Poi sono andato alla Fiorentina: dovevo andare all’Empoli, ma la dirigenza di quel club si era spostata lì e così mentre ero a Livorno hanno cominciato a cercarmi e mi sono convinto ad andare. Ho giocato con Chiesa e Bernardeschi. Poi sono andato a Pisa, ottenendo la promozione in B. Mi ha allenato all’inizio Favarin (ex rossoverde ndr), poi col cambio di proprietà è arrivato Gattuso col vice Riccio (altro ex ndr). Il terzo anno di Pisa sono andato in prestito all’Extremadura, in prestito, ho vinto l’equivalente della nostra serie C. Poi sono tornato e da lì sono andato a Novara, quindi sono stato 6 mesi ad Olbia con 13 presenze e 2 gol: sono arrivato con una pubalgia, poi però ho recuperato, abbiamo centrato la salvezza ed a fine anno sono tornato a Novara”.
E poi aggiunge: “Gattuso mi ha formato a livello difensivo, nel carattere e nella grinta, perchè prima delle partite, quando ti parlava, poi avevi il fuoco dentro. Con lui ho imparato il piacere del sacrificio e della fatica“.
L’idolo
Zampagna mostra una foto di Messi: “E’il mio idolo, è stato il mio sfondo del cellulare fino a poco fa quando è nato mio figlio“, dice Peralta. “Lui è fuori dal comune. Uno a cui posso somigliar? Forse Berardi”.
L’esperienza in rossoverde
“Avevo offerte, ma quando è arrivata quella della Ternana non ci ho messo molto a capire che era la scelta giusta: giocatori e squadra ambiziosi, sapevo che avrei lottato per vincere”
“Devo essere più decisivo, più concreto in alcune cose. Anche se sono già migliorato rispetto a quando sono venuto, fra l’anno scorso e quest’anno ho fatto 9 gol e 6 assist. Ad inizio anno ho fatto più fatica, perchè non giocavo in B da cinque anni e io ero più giovane. Nel girone di ritorno invece sto andando meglio. Sono soddisfatto: chiaro che vorrei giocare sempre, però bisogna capire anche i contesti. Forse all’andata speravo di giocare di più, ma adesso sto compensando”.
“La doppietta al Bologna? Due gol difficilissimi e tanti bei ricordi. Dove fatico? Sto lavorando col destro e sui colpi di testa. Spero di restare ancora qui”