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Ternana, “esame di maturità” per le Fere contro il Catania

Quella di mercoledì sera a Lentini contro la compagine etnea non è una partita qualunque perché la forza della squadra avversaria potrà verificare le potenzialità della formazione rossoverde. Lucarelli, uno degli ex di turno, propenso ad attuare un turn-over accentuato per presentare una squadra fresca e dinamica. Vigilia guastata da una inutile quanto sterile polemica.

Catania-Ternana è la partita che dovrà sentenziare sulla forza delle due squadre e sulle loro possibilità di tenere il ritmo che deve avere la prima della classe. Si, perché anche il Catania non è una squadra qualunque; è una formazione costruita con un buon discernimento tecnico-tattico e lo sta a dimostrare una partenza fulminante i cui effetti si sarebbero visti maggiormente in classifica se non avesse riportato una penalizzazione di 4 punti. La Ternana, quindi, è avvisata: niente sottovalutazioni, niente paure. Rispetto e giù a testa bassa per cercare conferme a quanto di buono fatto vedere sabato scorso contro il Potenza, l’ex formazione di Raffaele, l’attuale tecnico del Catania. Giù senza concedere respiro all’avversario che, tra l’altro, sul piano dinamico e dell’aggressività ha dato ampia dimostrazione anche nel match vinto domenica a Francavilla Fontana.

La Ternana deve giocare da Ternana, deve giocare da squadra affrontando i primi minuti con lo stesso ardore con cui ha affrontato la Paganese, prima e il Potenza, poi. Non può permettersi di assumere un atteggiamento attendista perché non è nelle proprie corde. Lucarelli certamente ricorrerà al turn-over, può permetterselo vista la qualità della rosa a disposizione, che apporterà alla compagine rossoverde effetti positivi sulla freschezza e sul dinamismo in misura maggiore a quella del Catania che potrebbe accusare, invece, la pesantezza di un interminabile viaggio di ritorno in pullman dalla trasferta in terra pugliese. Insomma, la Ternana ha tutte le carte in regola per conquistare la seconda vittoria in campionato in trasferta, ma non può e non deve commettere, come detto, l’errore di attendismo commesso ad Avellino anche perché oltre ai punti in palio c’è la voglia di ben figurare di Lucarelli davanti a quello che è stato il pubblico amico.

Il tecnico rossoverde sente molto la partita, ha evitato dichiarazioni per non arroventare la vigilia e si aspetta un regalo dalla squadra che così faticosamente sta cercando di assemblare nel tentativo di farla diventare un complesso omogeneo in tutte le sue componenti. Passi in avanti ne sono stati fatti anche grazie agli inserimenti di Boben in difesa, di Palumbo a centrocampo e di Rajicevic, che non è detto che giochi dall’inizio, in avanti ma ancora la squadra si esprime a folate alternando momenti di grande intensità ad altri in cui invece si limita al controllo e le statistiche dicono che il gol finora è arrivato su azione e nel momento di massima intensità. Certo il Catania è di altra pasta rispetto agli avversari incontrati; ha una difesa di ferro, ha subìto un solo gol e, per di più, su calcio di rigore per cui la vita per i rossoverdi non sarà facile in terra siciliana, ma superare l’ostacolo significherebbe anche superare l’esame di maturità di una squadra costruita per primeggiare.

E, come se non bastasse la forza del Catania a complicare l’impegno alla Ternana a Lentini ci sarà anche un ambiente ostile per una vigilia avvelenata dalle polemiche nate su una errata informazione circolata nei giorni scorsi e relativa alla ventilata mancata concessione del posticipo da parte della società di via della Bardesca. A dire il vero, però, è difficile concedere qualcosa che non si è mai chiesto; la Ternana, infatti, non avrebbe ricevuto una simile richiesta e, anzi, un mese fa aveva proposto, ricevendo un diniego, alla società etnea l’anticipo di inizio gara dalle 20,45 alle 15 per usufruire di un viaggio di ritorno immediato senza pernottare in terra siciliana. Insomma, una polemica nata sul nulla e che, purtroppo, ha scatenato le ire dei tifosi siciliani nei confronti di Lucarelli che avrà anche mille colpe ma non quella che gli addossano i tifosi siciliani per una autorizzazione che, tra l’altro, non sarebbe nei poteri del tecnico toscano concedere. Come dire che a Catania si sono già dimenticati quanto di buono fatto da Cristiano Lucarelli con una società sull’orlo del fallimento!

 

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Tony
Tony
3 anni fa

Ma chi lo ha detto o scritto che i tifosi del Catania avrebbero dato la colpa a Lucarelli per il mancato posticipo della gara? E, soprattutto, chi si è inventato la storia che i catanesi si sono dimenticati dell’ottimo lavoro? Boh?

Commento da Facebook
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3 anni fa

Infatti si parla che viene rinviata x mancanza di luce e gas….

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