Come raccontano i colleghi del sito del nostro gruppo trapanigranata.it, sono ore convulse per la società siciliana dopo la retrocessione. Il quadro attuale
Situazione complicata in casa del Trapani neoretrocesso. Come informano i colleghi del nostro sito gemello trapanigranata.it, la società siciliana è alle prese con la volontà di cessione da parte del gruppo Alivision e la necessità di adempiere alle norme per l’iscrizione al campionato.
RISCHIO PENALIZZAZIONE Il Trapani ha tempo fino al 24 agosto per presentare la propria documentazione per l’iscrizione al campionato di serie C. Un termine prorogato per la società granata rispetto alle altre formazioni del terzo campionato nazionale, in quanto retrocessa dalla serie B. Prima di tale data, però, il Trapani aveva degli adempimenti da rispettare per ottenere la licenza di ammissione al campionato di serie C. Il primo era quello della presentazione del bilancio trimestrale (gennaio, febbraio e marzo) da effettuare entro il 30 giugno scorso. Atto non presentato dalla società granata alla Covisoc, che ha fatto scattare un nuovo deferimento al Tribunale Federale Nazionale con rischio di penalizzazione.
Entro il 17 agosto, invece, il Trapani doveva presentare tutta la documentazione relativa allo stadio Provinciale di Erice da inviare alla Commissione Criteri Infrastrutturali e Sportivi-Organizzativi della FIGC. Secondo le ricerche effettuate dai colleghi siciliani, non è giunta alcuna conferma dell’adempimento o meno di tale passaggio per l’iscrizione al campionato di serie C.
CESSIONE. La cessione della società invece è bloccata da un contenzioso con la Fm Service, per il possesso delle quote del Trapani. Una battaglia che, ormai, va avanti da otto mesi e che adesso potrebbe avere degli importanti risvolti, dopo il pignoramento di 540.000 euro e il blocco dei conti da parte della Fm Service, che contesta alla nuova proprietà il mancato pagamento di due rate consecutive del passaggio di quote, pattuito, a Giugno 2019, per un milione di euro.
Il rischio quindi è che se la sentenza del Tribunale delle Imprese di Roma arriverà dopo l’eventuale cessione da parte di Alivision, la vecchia proprietà possa bloccare la sottoscrizione di eventuali contratti posti in essere, a meno che nella transazione non venga inserita una clausola ben precisa a riguardo.
