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Clinica in cambio del nuovo stadio per le Fere, c’è chi dice ‘no’ alla proposta di Bandecchi

Mentre una parte dei tifosi si mobilita in favore del numero uno rossoverde, arrivano le prime voci fuori da coro e promettono di fare ‘le barricate’

La questione del nuovo stadio Liberati, ma soprattutto, la richiesta del presidente della Ternana Stefano Bandecchi delle autorizzazioni per realizzare una clinica specializzata da 100 posti e 250 lavoratori in cambio della costruzione del nuovo impianto, sta alimentando la discussione di queste giornate di giugno senza calcio. Vi abbiamo riferito poco fa della petizione partita a sostegno del numero uno rossoverde, ed è probabile che la Regione, con le forze di governo, non tarderà a rispondere dopo le spigolature fra l’imprenditore livornese e l’assessore alle infrastrutture Melasecche Germini.

L’ALTRO FRONTE. Intanto però si fanno sentire le voci contrarie. Dai banchi di Palazzo Cesaroni, prende posizione Thomas De Luca, unico consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, che in un post su facebook, da un lato loda Bandecchi per la sua trasparenza (“Di fronte a tanti “sepolcri imbiancati” apprezzo e difendo la sua sincerità“, scrive, riferendosi a chi “si sta stracciando le vesti” per le dichiarazioni del numero uno rossoverde). dall’altro dice chiaramente che il suo gruppo si opporrà fermamente: “Non condivido nulla, in alcun modo, di ciò che dice Bandecchi e sono pronto a fare le barricate per difendere la sanità pubblica“, dice. 

De Luca poi, noto ambientalista, torna sulla vicenda dell’inceneritore che voleva realizzare l’ex presidente della Ternana Luigi Agarini: ” Se ci fosse stata la stessa chiarezza vent’anni fa avremmo il polo d’incenerimento? Probabilmente sì o forse no. Saperlo prima è il sale della democrazia. Questa deve essere la normalità. Io voglio sapere da cittadino cosa c’è dietro ad un investimento, calcolare costi e benefici, lasciando da parte gli imbonitori politici. Discutere intorno ad un progetto con maturità e consapevolezza”.

NO TERRA DI CONQUISTA. Sulla stessa posizione, ma con toni più duri, arriva anche Lorenzo Carletti, segretario ternano di Rifondazione Comunista. In una lunga nota, Carletti accusa Bandecchi di “utilizzare la leva identitaria ed emotiva per ingenerare e manipolare una forte aspettativa nell’opinione pubblica e nel popolo rossoverde, così da alimentare la pressione verso la politica” e la classe politica di inerzia perchè “è un imprenditore privato, non ternano, a dettare gli asset strategici e gli investimenti per determinare l’occupazione”.

Anche per Carletti, è fondamentale, “come ci ha insegnato la pandemia, difendere la sanità pubblica“. E conclude: “Si vuole costruire il nuovo stadio di proprietà? Che sia. Ma giù le mani dal Libero Liberati, che deve continuare ad essere patrimonio di Terni e dei ternani. Così come non si può accettare nessuna ulteriore infiltrazione predatoria nel settore della sanità”.

E voi, cosa ne pensate della proposta di Bandecchi? Siete favorevoli alla concessione delle autorizzazioni per una clinica privata in cambio della costruzione dello stadio? Ditel la vostra lasciando un messaggio cliccando in questo link.

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Adriano Giovannini
Adriano Giovannini
3 anni fa

Sono favorevole a tutto ciò che ha proposto Bandecchi ..credo che Terni non si debba far scappare questa opportunità per non rimanere come sempre una città morta e basata solo è soltanto intorno all ‘acciaierie….
Questa clinica può rimettere in gioco questa città non solo a livello regionale ma anche Nazionale….

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