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Ternana, no alla corsa al massacro, sì all’analisi dei difetti strutturali della squadra

La squadra rossoverde ha evidenziato contro la Cavese limiti nella finalizzazione delle occasioni create concedendo ingenuamente ai campani la possibilità di recuperare lo svantaggio.

La Ternana getta al vento la più facile delle occasioni e si ritrova a dover riflettere sugli errori e sui suoi limiti che anche ieri sera sono emersi prepotentemente nel match contro una Cavese volitiva, aggressiva, dinamica, ma non certo dello spessore tecnico dei rossoverdi.
A scanso di equivoci sottolineiamo come la squadra si sia impegnata, come abbia cercato con insistenza fino all’ultimo secondo il gol della vittoria giocando anche un buon calcio fino ai 16 metri ma perdendosi maledettamente in fase conclusiva.
Troppe le occasioni in cui gli attaccanti hanno fatto cilecca, troppe le volte in cui lì davanti i rossoverdi hanno cercato di risolvere la faccenda con azioni personali.

Non sono bastati i lanci illuminanti di Palumbo, i cross dalle fasce, soprattutto da quella di sinistra per attaccare quell’ area di rigore con cattiveria. E la dimostrazione plateale di quanto sopra è testimoniata da come ha calciato dagli undici metri Partipilo.
Da dimenticare al più presto, ma non si può, però, dimenticare o sottovalutare il difetto strutturale offensivo della squadra che alla prova del campo è ormai assodato.
Per stare lassù occorre evidentemente revisionare la composizione del reparto offensivo approfittando della finestra di mercato di gennaio e pescare, se possibile perché quelli bravi chi ce l’ha se li tiene ben stretti, l’attaccante giusto per il gioco che pratica la Ternana.

Non possono essere i centrocampisti a risolvere la faccenda gol come, ad esempio, avvenuto a Catanzaro e a Castellammare di Stabia.
Altro neo, poi, è quello dell’incapacità di mantenere il vantaggio faticosamente acquisito. È successo anche ieri sera ed anche in questa circostanza un errore individuale è stato letale, determinante. Celli, uno dei migliori in campo con due recuperi straordinari nella ripresa, ha mancato un intervento apparso alla sua portata e non c’è stato, e questa è la pecca più grande, alcun compagno pronto a rimediare all’errore del numero 2. Anche se è opportuno sottolineare la bravura di Sainz-Maza nel suo diagonale vincente.

Insomma, a fine girone di andata la Ternana ha collezionato 37 punti, un buon bottino, sviluppa un buon gioco, ha conseguito l’accesso alla semifinale di Coppa Italia ma ha anche evidenziato qualche limite che può e deve essere corretto, eliminato proprio a gennaio. Ignorarlo sarebbe un errore grave come è un grave errore mettere tutti sul banco degli imputati sottovalutando quanto fatto finora.
D’accordo, non basta anche per il forsennato ritmo delle avversarie ma ” il tutti contro tutti ” non giova a nessuno!

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Diego Baccarelli
Diego Baccarelli
4 anni fa

Non fa una piega quello che hai ascritto, tuttavia io avrei aggiunto che, alla luce dei fatti, è un non senso continuare a tenere VANTAGGIATO in panchina.

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4 anni fa

caro Mari, non si puo’ difendere sempre l’indifendibile

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4 anni fa

E una cosa vergognosa ma tutto lo staff lo sapeva di questo dramma nascondendosi dietro le parole false e confessioni per prendere in giro il pubblico sempre presente sia a casa che fuori le fere caro capoccione siamo noi ?❤️

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4 anni fa

I difetti strutturali della squadra sono mancanza di difesa solida allenatore scarso attacco scarso dirigenza dilettante . Caro Gallo semo 5 congratulazioni

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