Contro il Rende a Vibo Valentia dovrà emergere l’aspetto operaio ma concreto della squadra.
Quello di Vibo Valentia dove la Ternana affronterà il Rende sarà un severo banco di prova per la formazione rossoverde.
Primo perché per dare continuità ai risultati la squadra di Gallo deve dimostrare di aver fatto propria quella umiltà che serve necessariamente in un girone in cui l’aspetto agonistico è prevalente a quello tecnico.
Ecco, quindi, che non deve smarrire la strada maestra del sacrificio e dello spirito di gruppo che fino ad ora hanno caratterizzato le prestazioni dei rossoverdi.
Per andare lontano è inderogabile accoppiare quelle doti alle indiscusse capacità tecniche che il gruppo, sapientemente costruito dal direttore sportivo Leone e da Fabio Gallo, possiede.
Accoppiando, poi, anche l’intensità nelle giocate, un tema che il tecnico rossoverde predica costantemente ogni giorno, ogni seduta la squadra può diventare estremamente pericolosa ed efficace.
Oggi come oggi tutte le squadre, soprattutto quelle con valori tecnici non elevatissimi, “ viaggiano “ a mille in campo attente anche a non trascurare l’aggressività ed, allora, per far prevalere gli indiscussi e superiori valori tecnici la Ternana deve essere sullo stesso piano degli avversari facendo attenzione ad abbassare il grado di errore nelle giocate. Da qui le intense sedute settimanali all’antistadio Taddei basate proprio sulla tecnica individuale a cui Gallo non rinuncia mai.
E poi la squadra rossoverde a Vibo Valentia deve ritrovare la concretezza in zona gol.
Contro il Potenza troppi sono stati gli errori negli ultimi 16 metri e non sempre ci può pensare un difensore a concretizzare il lavoro di una squadra; per carità, lode a Russo e alla sua straordinaria giocata, costruita con autorevolezza e capacità tecnica invidiabile per un difensore, ma quando si è soli davanti alla porta attaccanti come quelli in dotazione alla Ternana non possono fallire l’obiettivo.
Ecco, Vibo Valentia deve restituire alla squadra la capacità realizzativa dei suoi attaccanti, e perché no, anche quella di quei centrocampisti che i gol li hanno sempre realizzati come Defendi e Proietti.
Da Vibo, poi, ci si attende anche un miglioramento della gestione della partita nella parte finale del match: domenica ne ha parlato anche Gallo lanciando l’ipotesi di possibili retaggi del passato.
Se così fosse c’è da far capire alla squadra, peraltro cambiata di molto nella sua formazione base, che quella di quest’anno ha un’altra pelle, un altro spessore, un’altra personalità.
E a proposito di personalità c’è il pericolo che contro il Rende non ce la faccia a scendere in campo uno che ne possiede tanta e che è uno dei leader della squadra ovvero Carlo Mammarella. Chi eventualmente avrà il compito di sostituirlo, forse Alessandro Celli, fornisce adeguate garanzie ma sul piano dell’interpretazione e della gestione della partita sorge spontaneo chiedersi quanto mancherà Mammarella alla squadra.
La domanda è lecita ma è lecito anche pensare che gente come Salzano, Defendi, Russo, Sini e lo stesso Proietti sappiano come fare per gestire insieme ai compagni di squadra quelle situazioni difficili, anche quelle più scabrose, che dovessero presentarsi durante il match.
Come detto, quindi, la partita contro il giovanissimo Rende, rinforzatosi negli ultimi giorni con l’arrivo di altri giovani, è un severo banco di prova per valutare la crescita di una squadra che è partita con il piede giusto e che ha le capacità di poter continuare su quella strada. Basta evitare, però, distrazioni e sottovalutazione degli avversari.
