
L’ex allenatore della formazione rossoverde parla con TuttoC. E come al solito, non le manda a dire a nessuno…
Sandro Pochesci a ruota libera. Fresco del patentino di Prima Categoria, l’ex allenatore della Ternana attende una chiamata e nel frattempo, fra una partita visionata e l’altra si dedica ai bambini nella scuola calcio Unicusano a La Borghesiana e continua ad ‘esternare’ con i media nazionali. Stavolta lo ha intevistato TuttoC.it.
PRESIDENTI E ALLENATORI. Tanta la carne al fuoco. Si comincia con il doppio cambio in panchina nel girone B, a Teramo e Renate, siamo già a tre dall’inizio della stagione.: “E immagino che ce ne saranno altri a breve. Sia perché cacciare un mister ormai è una moda sia perché in quel raggruppamento, ben livellato, è pieno di squadre che hanno alte aspettative”. Poi ingrana il turbo e non si tiene più: “Riguardo gli esoneri ho i miei dubbi: la Sambenedettese cambia allenatore ma i risultati al momento non sono cambiati. Il Teramo l’avevo visto proprio contro i rossoblù e non avevano affatto giocato male. Però in questo caso son contento che abbiano scelto Maurizi. Agenore è un allenatore preparato che ha grande passione. In carriera in tanti hanno gettato fango sul suo operato quando invece meriterebbe grandissima considerazione.Io penso che se dai fiducia a un mister per tutta l’estate, dovresti dargliela almeno per le prime 10 giornate di campionato. Anche perché un mister viene scelto dal club e quindi, in caso di esonero, la prima ad aver fallito è stata la società. O, per meglio dire, i presidenti, che si improvvisano allenatori. Siamo una categoria di pecoroni che accetta di lavorare con certi patron mangia-allenatori, pur sapendo che il presidente vuole fare la formazione, che entra negli spogliatoi a fine primo tempo e via di questo passo. Chi fa così distrugge il rapporto di stima tra giocatori e calciatori e poi, all’atto dell’esonero, finisce che il mister non può parlare per evitare guai mentre il presidente è libero di dire tutto ciò che vuole. Bisognerebbe essere meno omertosi”.
BERLUSCONI VINCENTE. Clamorosa la sua considerazione sul neo patron del Monza Silvio Berlusconi: “Berlusconi parla sempre di calcio ma non è che ne capisce di calcio. Eppure è un vincente. Questo perché, da grande dirigente qual è, ha saputo scegliere le persone che ne capiscono di calcio. Sapere e capire sono due cose diverse. Studiare e vedere partite è un conto, esserci dentro è un’altra. Un presidente che mi piace invece è Gigi Fresco perché è l’unico presidente che oltre a cacciare i soldi si prende le pernacchie quando sbaglia le formazioni. Mentre tanti altri presidenti fanno le formazioni agli allenatori e son quest’ultimi a prendersi le pernacchie: a vincere sono i calciatori, i direttori e i patron, quando si perde la colpa è solo dei tecnici.
TERNANA FAVORITA. Quando gli chiedono chi sia la favorita del girone B non ha dubbi: “Senz’altro la Ternana“. E conclude: “Al momento, comunque, inutile guardare le classifiche: sono bugiarde a causa delle tante gare rinviate, dall’ultimo posto puoi passare al primo in men che non si dica“.
