Per lui, arriva il provvedimento di scarcerazione per continuare a scontare la pena con un altro regime e tramite servizi sociali.
Ai primi di marzo, aveva chiesto la scarcerazione e l’espiazione della pena attraverso affidamento ai servizi sociali. La sua istanza è stata accolta. Per Fabrizio Miccoli, ex attaccante ed ex calciatore della Ternana, la reclusione termina qui. Il Tribunale di sorveglianza di Venezia ne ha disposto la scarcerazione, perché la misura espiatoria alla quale è stato condannato prosegua con l’affidamento in prova. Dunque, torna libero. Pur sempre nel rispetto di alcune misure, come quella di non rientrare in casa dopo la mezzanotte e quella di non frequentare persone pregiudicate.
LA VICENDA. Miccoli era stato condannato in due gradi di giudizio a tre anni e mezzo di reclusione per estorsione aggravata da metodo mafioso, con ulteriore ricorso respinto alla Corte di Cassazione. Per questa ragione, alla fine di novembre 2021 ha cominciato a espiare la sua pena in carcere. Ora, però, la condanna è stata commutata nella misura espiatoria alternativa. La vicenda giudiziaria riguarda una storia di recupero crediti che coinvolge anche il figlio di un boss malavitoso, ma lo stesso Miccoli ha sempre dichiarato di non essere a conoscenza delle parentele mafiose legate al suo interlocutore, precisando di esserne venuto al corrente solo a inchiesta avviata.