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Borzacchini vs Curi: è già derby sul progetto dell’autodromo

La proposta di realizzare un impianto a Terni, intitolato al calciatore del Grifo arriva dove la pista c'è già, intitolata al precursoe delle Fere...

Una provocazione? Forse. O forse no. Sta di fatto che  a Terni si fa un gran discutere della proposta arrivata da un grande del motociclismo nazionale, Piefrancesco Pileri, della costruzione di un autodromo internazionale a Terni. Il progetto è arrivato sul tavolo del sindaco Bandecchi?

Che c’entra l’autodromo col calcio? Nulla a meno che… A meno che non lo si intitoli nientemeno che a Renato Curi, il calciatore del Perugia morto sul campo ed a cui lo stadio biancorosso è intitolato.

L’idea è dello stesso Pileri, che dopo aver lanciato il progetto – che si vorrebbe concretizzare nell’area dell’aviosuperficie – si è trovato a rispondere all’amministrazione comunale che un autodromo lo gestisce già, quello di Gioiella di Magione: “Di autodromo nel basta uno. L’Umbria ce lo ha già ed è quello di Magione”, dice il vicesindaco del comune lacustre, Massimo Lagetti, a proposito del progetto da 60 milioni di euro.

Ricordando- in una sorta di derby – che l’autodromo è intitolato proprio ad un pilota ternano, quel Mario Umberto Borzacchini, il cui nome è legato anche alla Ternana, visto che così si chiamava l’antenata della Ternana stessa. “L’idea dice Lagetti – convoglia importanti risorse economiche in un progetto che non è al passo con i tempi che stiamo vivendo segnati da crisi economiche che stanno portando alla progressiva riduzione di sostegni economici per tutto il settore dell’automobilismo agonistico e motociclistico”.

Pileri gli risponde: “Non sapevo che Magione fosse un autodromo internazionale Sapevo che lo hanno edificato alla bell’è meglio sette amici negli anni settanta, che non avevano capacità specifiche ma solo tanta passione. So per certo che non è espandibile né migliorabile. So anche che non ci si può disputare neanche il campionato italiano ma solo il Trofeo Coppa Italia, perché sviluppa solo due chilometri in lunghezza, quindi non è omologabile per gare del genere, figurarsi per gare internazionali”.

E conclude: “Vicesindaco, se vuole si tenga il Borzacchini. Vorrà dire, dato che in noi non esiste campanilismo ma solo capacità imprenditoriale, l’autodromo internazionale lo intitoleremo al compianto Renato Curi. Questa è un’impresa privata che non abbisogna di finanziamenti né comunali né tanto meno regionali”.

E intanto, mentre Pileri lavora alla pista da 3,5 chilometri, avrebbe già in piedi una partnership di livello assoluto: quella con l’impianto di Valentino Rossi a Tavullia, dove l’ex centauro ha realizzato una pista di fuoristrada e una struttura punto di riferimento per il mondo del motociclismo ai massimi livelli.

 

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