La prima volta del derby contro la frazione perugina, che indossa gli stessi colori delle Fere
Quando la Ternana scivolò nei dilettanti dopo il fallimento a campionato 1992-93 si trovò proiettata all’improvviso in un mondo completamente sconosciuto, che le mancava esattamente da trent’anni. Non più trasferte sui grandi campi della serie B, niente più aereo: bastava il pullmann, talvolta persino l’automobile per andare a Sant’Egidio alla Vibrata, Civita Castellana, Marino, Ostia. Ma anche a Foligno, Bastia Umbra e Narni.
Oppure come succede il 19 settembre 1993, a Ponte San Giovanni. Mai nella sua storia la Ternana aveva giocato una sfida ufficiale contro la Pontevecchio, espressione calcistica della frazione più grande del comune di Perugia (20.000 abitanti). Così per la prima volta, va in scena questo insolito derby che vale per la terza giornata del girone F del Campionato Nazionale Dilettanti, l’odierna serie D.
Con in più l’insolita caratteristica che la divisa della Pontevecchio è la stessa della Ternana, a strisce verticali rossoverdi: facile immaginare lo stato d’animo dei tifosi delle Fere, vedendo associati gli amati colori ad una squadra del comune “dei cugini”.Il rossoverde lo indossano i perugini dell’ex Fere Serse Cosmi e la Ternana gioca in bianco.
Ad ogni modo, la sfida va in scena al Liberati, con Borrello e compagni che vincono con un facile 3-1.
La rete di Proietto al 32′ porta avanti i ponteggiani e la squadra di Tobia ci mette parecchio a trovare il pari: esattamente 32 minuti, visto che arriva al 64′ con un rigore di Cozzella. Da qui però il match prende un’altro verso e la Ternana ribalta con Toti (69′) e capitan Claudio Canzian (90′).
