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Gli stranieri delle Fere – Bottega, l’anti-bomber spacciato per giardiniere

Storia del brasiliano che doveva (forse) andare in Nazionale e invece finì a lavorare (per finta) a casa del patron rossoverde

Galeotti furono gli anni 90, quando ancora internet non c’era. D’accordo non siamo ai fasti del decennio precedente, quando quelli del Ponte Preta organizzarono una finta amichevole per rifilare il bidone alla Pistoiese neopromossa in A di Malavasi che si ritrovò Luis Silvio, incompreso – si disse allora -per colpa di un “false friend” della lingua portoghese, ma il bidone che venne rifilato alla Ternana appena fallita e ripartita dalla serie D, a suo modo è rimasto nella storia.

Ione César Bottega, da Rio Grande do Sul, anni 26. Nonni evidentemente italiani – di Treviso, per la precisione – e una carriera che ancora oggi si fa fatica a ricostruire. Estate precedente al campionato 1993-94, il primo della Ternana in serie D dopo il fallimento.  Internet non c’era, si diceva e così al compianto Ernesto Bronzetti ne raccontarono diverse. Tipo che lo raccomandasse Edinho: l’ex terzino dell’Udinese era stato il suo allenatore alla Fluminense e circolava un curriculum con 16 gol in 26 partite.

Prima della Tricolor, solo Itaperuna, modesto club carioca di serie C e un fugace passaggio all’Espanyol. Inizia il campionato e Bottega non c’è, ancora bloccato in Brasile. Cominciano  a circolare leggende metropolitane: “L’hanno trattenuto in Brasile, pare che Parreira, il ct verdeoro, voglia farlo debuttare in Nazionale”. Per sbloccare la situazione, si muovono intermediari, conoscenti ed amici, anche qualche italiano che emigrato in Brasile che lo aveva ammirato in Spagna. Ma la vera svolta, per sbloccare il transfer, la imprime Sandro Allegretti, allora presidente della Ternana, che per fargli avere il permesso di soggiorno, lo assume come giardiniere.

Bottega debutta il 5 dicembre, a Viterbo, in una partita epica perchè  sul 2-0, l’allora tecnico gialloblù Acori cominciò a tirare palloni in campo. A 5′ dalla fine segna Cozzella e al 90′ con un tiro pennellato di mezzo volo da fuori area l’eroe della partita fu proprio lui, Bottega. Il pubblico, in delirio, osanna la stella venuta dal Brasile.

In realtà però l’attaccante  giocherà una sola altra partita intera, la prima di ritorno a Rieti, senza lasciare il segno. Complessivamente, 7 presenze (le ultime due nel finale di stagione) con due sostituzioni fatte e tre ricevute. Tornerà in Brasile, senza rimpianti per nessuno, dove giocherà con alterni risultati fino a fine carriera.

Oggi Bottega,  è un apprezzato agente Fifa di calciatori brasiliani: agli fra il 2010 ed il 2015, ha curato gli interessi fra gli altri delle stelle nascenti Douglas Costa (fu lui a portarlo dal Gremio allo Shaktar e poi al Bayern) e Leandro Damiao

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