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Gli stranieri delle Fere – Mario Frick, il bomber “fantastique”

Due volte capocannoniere delle Fere negli anni più difficili, l’attaccante del Liechtenstein è fra i giocatori rossoverdi più amati e oggi un buon tecnico

Mario Frick è un nome abbastanza recente nella storia del calcio rossoverde ed anche uno dei migliori. Lo score dice 47 reti distribuite su 138 presenze e 4 stagioni. Ebbe anche un merito aggiuntivo, quello di far conoscere a Terni che si fa calcio anche nel piccolissimo Liechtenstein, Principato incastonato fra la Svizzera e l’Austria, nel quale – per citare Furio Zara, che inserì Frick nel suo libro “Bidoni” pur specificando che in realtà egli non lo fu  – “uno su quattro lavora in banca e poi va a sciare”. E del resto, nel Liechtentein il campionato non esiste: vi si disputa solo un coppa (la vincente va infatti in Europa League), mentre i club principali giocano in Svizzera (il Vaduz è nella Challenge League, l’equivalente della nostra serie B).

A Terni, il centravanti- uno dei primi rossoverdi stranieri impegnato con la sua Nazionale – ci arriva nell’estate 2002 dal Verona dove alla sua seconda annata italiana (la prima fu in C1 all’Arezzo con 16 gol) aveva segnato 7 gol in serie A. Poliglotta (parla quattro lingue), amante del tennis (ma anche dei fuoriclasse del pallone) tanto da chiamare i due figli Yannick (che poi giocherà nel Perugia) e Noah Zinedine.

Le prime due stagioni a Terni vanno così così: 13 gol in due annate ma Frick è un generoso, dà sempre il massimo e non si tira mai indietro. I tifosi rossoverdi apprezzano e lo incitano con calore: “La vie c’est fantastique, quando segna Mario Frick“, è il coro che accompagna le giocate del primo giocatore del Liechtenstein della storia della Ternana e in assoluto del calcio italiano.

Si guadagna la riconferma e nelle due stagioni successive, molto difficili per la squadra, i suoi gol tengono in piedi la baracca: ne fa 16 nel campionato 2004-05 in cui la Ternana cambia tre allenatori più altrettanti intermezzi del “Cinghiale” Tobia: è il capocannoniere stagionale rossoverde.

L’anno dopo, quello che coincide con la retrocessione in C1 (allenatori Sala, Brini e Caso), è di nuovo il capocannoniere con 15 centri in 36 partite. Tanto basta per fargli guadagnare il ritorno in serie A. Lo prende il neopromosso Siena, dove Frick resta tre stagioni senza mai brillare: 13 gol complessivi, prima del ritorno al San Gallo, suo primo club.

Vi resta un anno e mezzo, chiudendo il secondo al Grasshoppers, prima di concludere la carriera al Balzers, club del Liechtenstein: coppa del Principato e quarta divisione svizzera, al termine di quattro stagioni.

Nel 2018-19 comincia la carriera da allenatore nel Vaduz che porta a diventare  nel 2020-21 il primo club del Principato a giocare nella massima serie svizzera. Vi resta per tre stagioni e mezza, prima di approdare, nel dicembre 2021 al Lucerna (massimo campionato svizzero), dove si trova tuttora.

 

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