Il Venezuelano segna il 12 giugno 1977 una rete decisiva a Catania per lanciare la Ternana verso uan salvezza insperata.
Non è uno che ha lasciato chissà quante tracce nella storia rossoverde, ma Denis Mendoza, venezuelano della Ternana negli anni settanta, ne ha solcata una decisamente molto marcata. Grazie a un gol (anzi, due) che apre le porte a una salvezza quasi impossibile raggiunta in serie B nel campionato 1976-77. Il 12 giugno 1977, infatti, c’è una delle tappe cruciali di questa incredibile impresa salvezza e la Ternana, a Catania, la fa sua proprio grazie a questo giocatore, che la settimana prima aveva segnato un’altra rete, altrettanto pesante.
IL GOL CHE PREPARA L’IMPRESA. Il 12 giugno 1977, nel campionato di serie B, la Ternana è alla penultima giornata e rischia la retrocessione. La settimana precedente, la situazione era drammatica. La squadra, allenata da Omero Andreani è penultima in classifica con 26 punti. Dietro c’è solo il Novara a quota 25, mentre davanti ci sono il Modena a 27 punti, il Brescia a 29 e l’accoppiata Rimini e Spal a quota 30. La classifica assegna ancora i due punti alla vittoria. Serve un miracolo. Lo stesso Denis Mendoza, alla terzultima giornata, era andato in gol ad Ascoli, in un’importante vittoria per 3-2 sui bianconeri marchigiani. Ma per sperare, servono ancora due vittorie, confidando anche in qualche passo falso delle avversarie. Un’impresa quasi impossibile. Ma Mendoza, il 12 giugno, ci mette sopra la sua firma. Si gioca a Catania, al Cibali. Intorno alla fine del primo tempo, lui stesso trova la rete rossoverde, il gol partita che, alla fine, consegna alla Ternana una vittoria d’oro, che catapulta la Ternana a giocarsi il tutto per tutto nell’ultima in casa con l’Avellino. Sarà ancora vittoria, per 1-0, con rete stavolta di Franco Pezzato. E sarà incredibilmente salvezza. Retrocederanno la Spal, il Catania e il Novara.
