Tre calciatori con un passato recente con le Fere, di cui uno ancora di proprietà, stanno vivendo un sogno con la squadra bolzanina
Nessuno lo avrebbe mai detto in estate, ma forse nemmeno alla fine del calciomercato invernale, che Ternana e Sudtirol si sarebbero trovate a sfidarsi, alla terzultima giornata, con obiettivi opposti, ma a parti invertite.
La squadra di Bisoli, infatti, si è rivelata la grande sorpresa della Serie B: a 270 minuti dal termine del campionato è quarta in classifica ed arriva al Liberati con l’obiettivo di festeggiare aritmeticamente lo storico accesso ai playoff, oltre a consolidare la posizione privilegiata nella griglia degli spareggi per la promozione. Ma non solo, perché la “beffa”, se così si può chiamare, per la società e per i tifosi rossoverdi è vedere con la maglia biancorossa, protagonisti della strepitosa stagione degli altoatesini, calciatori con un passato recente a Terni, tra l’altro nemmeno con ruoli di primo piano.
Su tutti, Alessandro Celli. Ceduto in prestito al Sudtirol a gennaio, perché chiuso da Corrado e Martella. La sua sfortuna, come affermato anche dal ds Leone, è stata che il passaggio alla difesa a tre praticato da Andreazzoli sia avvenuta soltanto dopo la fine del mercato invernale, altrimenti sarebbe rimasto, vista la duttilità dimostrata a ricoprire anche quel ruolo. In ogni caso, Celli è subito diventato una colonna della terza retroguardia meno battuta del campionato.
Poche soddisfazioni per Simone Mazzocchi nella scorsa stagione in maglia rossoverde. Terza scelta di Lucarelli in attacco, dopo Donnarumma e Pettinari, il classe ’98 di proprietà dell’Atalanta quest’anno ha trovato la continuità. Non ha segnato molto (solo 3 gol), ma è stato determinante per il gioco di Bisoli. Infine, c’è Mirko Carretta, l’unico che quando ha giocato con le Fere, stagione 2017/18 era stabilmente tra i titolari. Peccato che la sua avventura a Terni non sia stata molto fortunata, vista la retrocessione in Serie C alle fine di quel campionato. 17 presenze, 1 gol ed 1 assist per l’esterno di Gallipoli con il Sudtirol.
