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Ternana, il pagellone di fine stagione: difesa sotto accusa

Il reparto arretrato rossoverde è stato al centro  delle critiche per i tanti gol subiti: andiamo a vedere il rendimento dei singoli nel dettaglio

Il nostro “pagellone” di fine stagione della Ternana prosegue con l’approfondimento sulla difesa, sicuramente il reparto più di tutti gli altri al centro del dibattito, soprattutto tra i tifosi. Sicuramente tanti, troppi i gol presi: 61 in campionato, che ne fanno la seconda squadra più battuta di tutta la Serie B, che sommati agli 8 in Coppa Italia fanno addirittura 69 in 41 gare totali.

Ma, come sanno bene tutti gli osservatori più o meno esperti, quando si subisce una rete non sempre la colpa è interamente attribuibile ad un solo reparto e ci sono alcune situazioni, tecniche e tattiche, che hanno favorito la perforabilità delle Fere. Ma ora vediamo il rendimento dei singoli componenti.

ALESSANDRO CELLI: Il jolly difensivo rossoverde ha faticato un po’ ad inizio stagione, con Martella intoccabile nel ruolo di terzino sinistro. Reduce da un lungo infortunio che ne aveva condizionato fortemente lo scorso campionato, l’ex Teramo ha cominciato a giocare di più a cavallo tra il vecchio e il nuovo anno, ma mentre stava ritrovando condizione e fiducia è stato costretto a fermarsi nuovamente ai box per un problema alla spalla. Una volta superato anche questo inconveniente, da lì in poi, anche favorito dal cambio di modulo, è stato un campionato in crescendo. Grande affidabilità da terzo centrale a sinistra, sia in termini di quantità che di qualità, come dimostra lo straordinario gol da fuori area all’Alessandria. Lucarelli e la società potranno contare su di lui anche per il prossimo futuro. Bilancio stagionale: 26 presenze e 1.409 minuti, con un gol e un assist. VOTO: 6+

IVAN KONTEK: Dopo le ottime prestazioni all’esordio ci si attendevano delle conferme per il 25enne croato. Purtroppo, però, è uno di quelli che più ha sofferto il salto di categoria, giocando con avversari di caratura superiore per velocità, prestanza fisica e astuzia. Schierato titolare nella prima contro il Brescia, poi si rivede in campo sempre al Liberati contro la Spal. La partita simbolo per lui è quella di Lecce, dove incappa insieme a tutti i compagni di reparto in una serataccia e lì finirà di fatto, la sua annata. Di lì a poco, infatti, ci si mette anche la sfortuna e si fa male mentre il mercato di gennaio è ancora aperto. E così viene messo fuori rosa e al suo posto viene acquistato Bogdan. 6 presenze (2 in Coppa), per un totale di 511 minuti. VOTO: 4,5

FREDERIK SØRENSEN: Certamente il calciatore rossoverde che più è cresciuto di rendimento durante l’arco della stagione. Non si era presentato bene, infatti, con la maglia delle Fere, indiziato come uno dei maggiori responsabili dei tanti gol subiti nelle prime partite, sfavorito nel breve periodo dall’imponente struttura fisica che ne richiedeva un periodo di rodaggio. Una volta entrato in forma e inseritosi negli schemi tattici della squadra, è stato a lungo uno dei punti fermi, sbagliando pochissimo. Insuperabile di testa nella propria area, si è tolto anche la soddisfazione di segnare due gol (uno al Parma di Buffon e l’altro al Brescia). E’ costretto a saltare l’ultimo mese di campionato per infortunio. Il bilancio parla di 29 presenze, 2.311 minuti e 2 reti. VOTO: 7-

MARCO CAPUANO: “Pescato” nel mercato degli svincolati, la Ternana si è garantito un usato sicuro. Con il suo progressivo inserimento in squadra, tutta la difesa è migliorata in sicurezza ed attenzione, grazie alle riconosciute doti di leader. L’unico “neo”, i ripetuti infortuni che gli hanno fatto saltare qualche partita durante la stagione. 23 presenze e 1.815 minuti in campo. VOTO: 6,5

LUCA GHIRINGHELLI: Il primo acquisto di Leone dopo la promozione in Serie B, l’ex Cittadella ha un po’ deluso le aspettative, alternando prestazioni sufficienti ad altre molto meno brillanti. Forse non troppo adatto al sistema iniziale di gioco di Lucarelli, ha avuto delle difficoltà in campo in diversi momenti della stagione. Avrebbe dovuto verosimilmente prendere il posto di Defendi o quantomeno dividersi la fascia destra, alla fine è stato usato soprattutto quando c’era da far rifiatare il capitano. Il meglio lo ha dato proprio entrando a partita iniziata. A fine stagione il bilancio parla di 26 presenze (di cui 3 in Coppa) e 1.324 minuti. VOTO: 5

MARINO DEFENDI: Il capitano tornava in B dopo tre anni di “purgatorio” in C, ma a giudicare dalle prestazioni sta invecchiando davvero bene. I dubbi sulla sua tenuta fisica a quasi 37 anni erano legittimi, fa alla fine dei giochi è stato uno dei più presenti e la prima scelta sulla fascia destra, sia con la difesa a 4 che a 5. Ha avuto bisogno anche lui di un periodo di “riadattamento” alla categoria, con qualche errore all’inizio, ma poi si è ripreso alla grande. La generosità non manca mai, un esempio per tutti i compagni e i giovani tifosi. La stagione è impreziosita da 2 gol, al Parma e al Crotone, e 3 assist, 32 le presenze totali e 1.944 minuti giocati. VOTO 6,5

LUKA BOGDAN: L’ultimo arrivato a Terni, l’unico colpo del mercato rossoverde a gennaio. Come è accaduto a molti nuovi quest’anno, l’adattamento non è stato immediato e a volte è sembrato un po’ troppo distratto. Dopo circa un mese di “apprendistato” Lucarelli gli ha affidato le chiavi della nuova difesa composta da tre centrali e, avendo più spazio, ha ritrovato sicurezza. Un finale di stagione in crescendo anche per l’ex Salernitana, con prestazioni super come nel derby vinto. Può solo continuare a migliorare ricominciando con la maglia rossoverde dall’inizio. 14 presenze e 1.029 minuti, un gol contro il Lecce e un assist a Parma. VOTO: 6

SALIM DIAKITE’: Primo anno di Serie B per il giovane francese, inevitabile che ci siano stati alti e bassi. Fuori fino a novembre per infortunio, si è fatto subito notare per la grande prestanza fisica e il carattere, si è saputo disimpegnare sia come terzino destro che come centrale, sia a due che a tre. Deve migliorare soprattutto tecnicamente e dal punto di vista delle scelte con il pallone tra i piedi, ma il futuro è tutto dalla sua parte. 20 presenze e 1.110 minuti. VOTO: 6

MATIJA BOBEN: Insieme al suo “vecchio” compagno di battaglie Kontek ha accusato il salto di categoria, soprattutto all’inizio, tanto da perdere il posto da titolare. Spesso in difficoltà contro attaccanti di livello superiore, mentre invece ha fatto meglio quando è subentrato nei finali di gara per blindare il risultato. 28 presenze, con un assist. VOTO: 5,5

BRUNO MARTELLA: E’ stato il “botto” di mercato del reparto difensivo, giocatore dal grande spessore ed esperienza anche nella categoria superiore. Una buona stagione, ma forse proprio per le altissime aspettative non sembra abbia ancora raggiunto il massimo dei suoi livelli. Sinistro molto educato ed intelligenza tattica, padrone indiscusso della fascia sinistra rossoverde. Due gol molto belli, entrambi al Liberati, il primo decisivo contro la Spal, l’altro per arrotondare il punteggio contro l’Alessandria, oltre ai due assist; 32 presenze e 2.159 minuti. VOTO: 6+

 

 

 

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1 anno fa

Celli , Boben e Diakité fanno ride, stanno bene in serie C

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1 anno fa

Quando prendi 70 gol la prestazione e’ ,di sicuro insufficiente

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1 anno fa

Tutti sufficenti
Chi giocava quando prendevamo i gol 😂🤣😪

marco
marco
1 anno fa

Si, se leggo bene …tranne kontek tutti più o meno salvabili ….ma allora i conti non tornano con l’incipit dell’ articolo ” la difesa peggiore del campionato”…..E allora è mancato il bravo direttore d’orchestra……
insomma, senza voler troppo polemizzare, una qualche conclusione deve pure arrivare ….

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