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I tifosi delle Fere si mobilitano per Passalacqua, lui si risveglia

Il figlio dell’ex rossoverde chiama a raccolta i tifosi per aiutare il padre, ricoverato: i messaggi hanno l’effetto di far aprire gli occhi al “Keegan della Conca”

A Terni lo chiamavano il “Kevin Keegan della Conca”, per via della sua folta capigliatura, ma anche per via della sua velocità sul campo, nello stesso ruolo. Sileno Passalacqua, oggi 72 anni, ha lasciato un segno indelebile nella storia delle Fere.

Nelle tre stagioni in rossoverde, fra il 1977 ed il 1980 ha disputato infatti 101 partite, segnando 20, fra serie B e Coppa Italia. In rossoverde passò anche alla storia per aver segnato – primo in Italia – un rigore utilizzando il “cucchiaio” (Ternana-Genoa 3-0 del 1979) e tempo dopo, una volta lasciato il calcio, a Terni aveva anche aperto una scuola calcio. I tifosi delle Fere più avanti con l’età lo ricordano sempre con affetto ed hanno contribuito oggi alla sua vicenda umana.

La malattia e i messaggi

Un bambino mascherato da Passalacqua nel 1979

Passalacqua soffre da tempo del Morbo di Parkinson ed è noto, ma nei giorni scorsi improvvisamente è stato ricoverato in ospedale a Reggio Emilia, dove vive, per una patologia non legata a quella di cui soffre. Giorni difficilissimi per lui e per il figlio Davide, perchè Passalacqua non accennava a risvegliarsi. Poi l’idea, venuta al figlio: chiedere ai tifosi della Ternana (ma anche a quelli della Reggiana, dove ha giocato per sette anni) di mandargli dei videomessaggi di incoraggiamento.

E come riferisce il Corriere di Bologna, è stata un’ondata di affetto, che ha avuto come effetto quello di risvegliarlo dal sonno: “Sabato, quando sono andato a trovarlo, gli ho raccontato che tantissimi tifosi di Reggiana e Ternana gli stavano mandando pensieri di incoraggiamento. Gli ho messo il telefono vicino all’orecchio, ha sentito i messaggi e ha iniziato a parlarmi. Siamo riusciti ad avere una conversazione per 40 minuti”.

L’ondata di affetto

Al cellulare del figlio è arrivato di tutto, persino la foto di un bambino mascherato a Carnevale da Passalacqua, nel 1979, con maglia della Ternana, parrucca e baffi finti. Oltre a decine di foto d’epoca di Passalacqua con varie maglie: “Continuo a ricevere vocali di incoraggiamento, foto di apparizioni di mio padre che nemmeno io avevo mai visto- racconta il figlio –  video di partite giocate negli anni ’70, foto di striscioni negli stadi. Nella tragicità della situazione, è stata una bella sorpresa. Per un figlio è un’emozione unica vedere che, a distanza di anni, c’è ancora cosi tanta gente affezionata al calciatore, ma soprattutto alla persona”.

Ovviamente la situazione del giocatore è ancora tutta da verificare, ma l’effetto di questi incoraggiamenti lascia sperare: “Mi sto salvando ogni cosa ricevuta, perché spero di potergli fare vedere uno per uno i messaggi, una volta che sarà a casa. La speranza è che se li possa godere tutti”, conclude il figlio Davide.

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