Il tecnico rossoverde, dopo la vittoria di Avellino, elogia giustamente coloro che non hanno fatto rimpiangere gli assenti. E spiega in che modo sta cimentando il gruppo
La Ternana, se pure con qualche difficoltà preventivata alla vigilia, riesce a superare anche l’Avellino nel finale e porta a 11 il conto delle vittorie consecutive, con il primato in classifica del Girone C sempre più solido.
Un successo tutt’altro che semplice, soprattutto alla luce delle numerose assenze, di cui alcune molto importanti, nella rosa a disposizione di mister Lucarelli, che comunque, come sempre, non si è pianto addosso ed ha schierato una formazione comunque competitiva, seppur rimescolando le carte. Alla fine, però, il risultato ha dato ancora una volta al tecnico livornese, che ora si gode le cosiddette “riserve”, ovvero quei giocatori che hanno avuto meno spazio. Parliamo di Laverone (autore del gol della vittoria), Russo (alla seconda partita da titolare dopo quasi tre mesi), Salzano (esordio assoluto dal primo minuto) e Bergamelli (prima apparizione in stagione dopo il ritorno nella lista dei convocabili).
“Durante la settimana non ho mai parlato degli assenti – ha spiegato Lucarelli nella conferenza stampa a caldo post Avellino – perchè ho piena fiducia in tutti i componenti della rosa, anche chi non ha ancora giocato. Ringrazio la società che mi ha messo a disposizione dei ragazzi splendidi che si fanno sempre trovare pronti. In campo avevamo molti giocatori che non avevano i 90 minuti nelle gambe. Salzano ha giocato in un ruolo non suo, che stiamo provando solo da poco tempo”“.
Poi spiega: “Gente come Russo non ha mai fatto una polemica, è questo l’atteggiamento giusto. Dico sempre che dobbiamo coinvolgere tutti, i giocatori non sono dei taxi, che te allenatore monti e scendi quanto ti pare. Il mister, anche a volte facendo scelte impopolari, deve far sentire tutti importanti. Bisogna dare minutaggio a tutti perchè il campionato è lungo, ci possono essere infortuni e squalifiche e dopo hai bisogno di questa gente, non puoi metterla ai margini o non dargli la gratificazione domenicale. Queste cose alla lunga ti premiano e oggi è stata la dimostrazione”.