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Ternana-Bisceglie, l’ultima volta del Liberati aperto

La sfida della passata stagione, a inizio marzo, fu l’ultima prima dell’incubo covid, del lockdown e degli stadi chiusi. Riviviamola.

Era domenica primo marzo 2020. I tifosi della Ternana, ancora ignari della lunga ondata dei contagi da coronavirus che avrebbe di lì a poco costretto tutti ad essere sottoposti a misure di limitazione e di sicurezza, hanno potuto per l’ultima volta seguire dagli spalti dello stadio Liberati una partita della Ternana. Si intende, spalti pieni e aperti in ogni settore e a ogni teorico spettatore. In quella che è stata di fatto l’ultima partita disputata con il Liberati aperto al completo, (nelle partite della stagione 2020-2021 contro Palermo e Potenza l’impianto è stato aperto solo a un massimo di mille persone), si affrontò il Bisceglie, lo stesso avversario che torna a Terni domenica 6 dicembre. La squadra uscì dal campo dopo una prestazione deludente e con una vittoria gettata via nel finale. Cosa che comportò, a fine gara, la contestazione del pubblico sugli spalti.

L’ILLUSIONE E POI LA BEFFA. Ternana in campo per restare aggrappata al treno delle prime posizioni, contro un Bisceglie attanagliato da assenze e problemi societari e con giocatori arrivati addirittura con mezzi propri fino a Terni. Sembrava quasi scontato, per i tifosi delle Fere, che si facesse un sol boccone di una squadra ormai in balia delle onde. Invece, i nerazzurri riuscirono a imporre ai quotati avversari una piccola beffa. Ternana avanti nel punteggio 2-0 dopo i primi 45 minuti con la rete di Russo su rigore e il raddoppio di Mammarella da punizione diretta. Nella ripresa, però, ecco venire fuori il Bisceglie, in gol prima con Gatto e  poi, negli ultimissimi istanti di partita, capace di centrare con Alvaro Montero il 2-2 sugli sviluppi di una punizione, complice anche un errore del portiere Iannarilli. Da notare che nel Bisceglie giocava in porta Angelo Casadei, attuale portiere della Ternana, autore di un paio di brillanti interventi.

L’ULTIMA CONTESTAZIONE. Il 2-2 finale, nel modo in cui è maturato, causò la contestazione del pubblico, la cui delusione si tagliava a fette. Contestazione all’indirizzo della squadra (anche se i toni usati alle due curve, prima la Nord e poi la Est, furono differenti) e con il presidente Stefano Bandecchi che rimase a intrattenersi con i sostenitori prima di una curva e poi dell’altra, per ascoltare le loro lamentele. La settimana successiva a quella partita, si andò ad Avellino, gara giocata a porte chiuse per il dilagare dei contagi in tutta Italia. Appena due giorni dopo quella partita (pesa per 1-0), ecco il lockdown generale. Le successive partite, playoff d’estate e prima parte della stagione attuale, ad eccezione delle due già citate, sono state giocate sempre in un Liberati chiuso al pubblico.

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