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Malagò conferma: “Il calcio vuole ripartire e ha una data”. Il piano di Gravina e l’avviso dell’Uefa

Giovanni Malagò
Giovanni Malagò

Parlando all’emittente Radio Punto Nuovo, il numero uno del Coni svela i piani Figc. Il massimo organismo continentale vuole andare sino in fondo alla stagione

Nonostante i segnali negativi arrivati dall’assemblea di Lega Pro, con le società orientate a non proseguire la stagione, la Ternana potrebbe tornare in campo. Il presidente del Coni Giovanni Malagò, intervenendo all’emittente campana Radio Punto Nuovo ha infatti fatto sapere qual è l’orientamento della Figc: “Il calcio italiano sembra orientato, pandemia permettendo, a riprendere il 20 maggio e chiede aiuti al Governo. Sarà il CONI a presentare l’istanza? Esistono due problematiche: la prima è specificatamente alle richieste ed istanze che ogni Federazione hanno portato avanti, quella del calcio molto correttamente è già pervenuta al Coni ed abbiamo provveduto a produrre un documento analitico di sintesi al Governo”

RIPARTENZA. Dunque, a meno che non intercorrano fatti diversi – nello specifico dati relativi alla diffusione dell’epidemia che non consentano ancora la ripresa in sicurezza della stagione – il calcio, dovrebbe ripartire. Ed è chiaro che se ripartirà al massimo livello, ben difficilmente le due altre serie professionistiche potranno dire no.  Gravina, presidente Figc, ha già pronto il piano: tamponi per tutti i calciatori e per gli staff prima di tornare in campo, check up approfonditi che confermino l’assenza di qualunque altra patologia.

Il contagio di ritorno, come ha spiegato anche il presidente del medici sportivi Enrico Cappellacci è un rischio che nessuno può correre e tantomeno il calcio, oltretutto i medici potrebbero incorrere in situazioni legali. Il 20 Maggio sarebbe la data pensata per il ritorno agli allenamenti, in campo invece dal 7 giugno. L’Assocalciatori, per bocca del presidente Tommasi ha dato già l’assenso a giocare d’estate, sempre ovviamente che ci sia la massima sicurezza, ma ha chiesto l’aiuto di Fifa e Uefa. Non solo, evidentemente, per l’armonizzazione dei calendari, ma anche in senso concreto.

UEFA. Già, la Uefa. E’ notizia di queste ore che la Federcalcio belga, senza nemmeno attendere gli sviluppi della pandemia, ha chiuso d’imperio la stagione assegnando lo Scudetto al Bruges primo in classifica al momento dello stop. Una situazione che non è per niente piaciuta al presidente del massimo organismo europeo, lo sloveno Alexander Ceferin, che ha subito lanciato un monito: “Le Federazioni che avendo la possibilità di chiudere la stagione non lo faranno, rischiano l’esclusione dalle coppe europee”. Messaggio chiaro: fate di tutto per giocare, anche a porte chiuse, se la situazione lo permetterà.

Anche perchè la Uefa, il suo piano ce l’ha già pronto: giocare sino alla fine, tutte le coppe. Finale dopo Ferragosto.

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