Non solo calcio giocato: la società è al lavoro sull’impiantistica ed è coinvolta a vario titolo nella gestione di molti impianti cittadini. Ecco i piani del club sui vari campi
Tutto pronto per fare partire i lavori al campo di via Sabotino. Proprio in questi giorni, il Credito Sportivo ha dato l’ok alla richiesta della Ternana, la quale, unica a presentare un’offerta per la ristrutturazione e messa a norma dell’impianto di proprietà della Provincia, attendeva proprio questo passo per presentare a Palazzo Bazzani il progetto ufficiale.
Stefano Bandecchi, patron rossoverde, parlando al Corriere dell’Umbria, ha spiegato che la somma investita sarà di 500.000 euro, la quale va a sommarsi ai 350.000 investiti sull’antistadio Taddei ed a quelli spesi per i lavori al Liberati: “Mi pare sia chiara la nostra volontà di radicarci nella città”, spiega l’imprenditore livornese.
PROGETTO L’idea c’è gia: il campo ad 11 diventerà in erba sintetica di nuova generazione e se ne occuperà probabilmente la stessa azienda di Roma che ne ha realizzati diversi per conto del club rossoverde, non ultimo il manto del Taddei. I campi di calcio a 5, pallavolo e pallacanestro ormai in disuso saranno smantellati e diventeranno un campo di calcio a 7 ed uno di calcio a 5, sempre in sintetico. Nell’ultimo spazio prenderà invece forma un prefabbricato per spogliatoi ed altri locali necessari.
Nella testa del club c’è la volontà di fare del complesso sportivo intitolato a Renato Perona entro la fine di questa stagione la casa del settore giovanile, anche se va detto che l’attuale Berretti (o la Primavera, in caso di serie B) non vi potranno giocare perchè il campo di calcio a 11 non è a dimensioni regolamentari. Per loro si dovrà trovare una soluzione, che non sia Campitello e nemmeno l’antistadio.
GABELLETTA. La squadra più alta in grado del settore giovanile potrebbe finire al Mirko Fabrizi di Gabelletta, sempre che la Ternana riprenda in mano il progetto. Calciofere svelò per primo l’idea della società di costruire un polo sportivo nell’impianto di via di Vallemicero, sfruttando il legame instaurato con lo Sporting Terni.
L’operazione però si è rivelata più complessa del previsto per via di situazioni burocratiche e quindi adesso che è partito il bando per l’affidamento (l’impianto è comunale) il club dovrà presentare una manifestazione di interesse entro il mese di Gennaio.
Due campi, palestra e foresteria: questa l’idea della Ternana, che vorrebbe farne la casa della prima squadra ma che potrebbe anche far giocare lì la formazione di Mariani.
TERNANELLO & CO. Va ricordato poi che la Ternana possiede un terreno in zona via XX Settembre sul quale potrebbe far nascere il progetto ‘Ternanello‘, sempre che a questo punto possa essere utile e che il club gestisce di fatto, il campo di Sant’Antonio di proprietà delle suore Leonine. E più di qualcuno dice che il club rossoverde sarebbe anche coinvolto – insieme al Csi ed altre realtà – nel progetto sul campo Diego Bianchina di Campomaggiore, la cui assegnazione è stata per ora bloccata da un vizio di forma nel bando ma della quale si riparlerà a breve. Secondo alcune indiscrezioni, la Ternana vorrebbe portare lì l’attività di base o parte di essa. E poi c’è il palazzetto dello sport, ovviamente. Se e quando prenderà forma.
LIBERATI. Il discorso dello stadio Liberati, come si sa, è invece più complesso. L’amministrazione comunale, come confermato di recente anche dall’assessore allo sport Proietti, non pare intenzionata, per una serie di motivi, ad alienare l’impianto, preferendo eventualmente una convenzione a lungo corso. Resta da capire se la Ternana, che invece per voce di Bandecchi punterebbe ad acquisire la proprietà dell’impianto vorrà sedersi a tavolino a queste condizioni. Il 2020, in questo senso, dovrebbe essere un anno chiarificatore. O almeno, si spera.
