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Ternana, Iannarilli e il Gubbio: l’ex speciale e quel gol storico (Video)

Anthony Iannarilli
Anthony Iannarilli

Domenica il portiere rossoverde sfiderà i rossoblù con i quali visse una intesa e sfortunata stagione. Con un ricordo fuori dal comune

A Gubbio conoscono bene Anthony Iannarilli, il portiere della Ternana che domenica ritroveranno contro. Il portiere di Alatri arrivò a Gubbio dal Parma, nella stagione 2014-15 per dare una mano alla formazione allora allenata da Leonardo Acori nel campionato di Lega Pro.

Un campionato che i rossoblù giocarono di rincorsa: come allora c’era Casiraghi trequartista, ma insieme a Iannarilli c’erano giocatori importanti come l’ex Bologna Massimo Loviso, l’ex Parma (erano tanti in quella stagione gli emiliani in prestito) Alberto Galuppo e persino Igor Lasicki, che poi troverà miglior fortuna altrove, passando anche da Napoli.

SALTATORE. Allo stadio Piero Barbetti si gioca Gubbio-Grosseto, ultima di andata, è il 6 gennaio 2015. La formazione maremmana è avanti 1-0 ed al 92′ il Gubbio usufruisce di un calcio d’angolo. Tutti i rossoblù vanno avanti, compreso Iannarilli, che poi stacca di testa e segna, mandando in delirio il pubblico. Iannarilli aveva ricordato di recente a Teleterni quel giorno: “C’era questa occasione e così dissi a mister Acori: che faccio, salgo? Lui mi disse di si. Poi quando ho visto l’angolo battuto da Loviso mi sono buttato e sono stato anche fortunato perchè in realtà l’ho toccata con la spalla. Da tempo sognavo di fare un gol…

Fuori lo spogliatoio alla ripresa degli allenamenti Casiraghi lo saluta con affetto: “Ciao bomber”. E così tutti gli altri compagni e a lui resta il rammarico che la rete non servì per salvare il Gubbio dalla serie D. Certo, la Ternana, in caso di emergenza, sa di poter contare su un arma in più.

MANI E PIEDI. Anche perchè Iannarilli da un po’ di tempo, si allena insieme al collaboratore tecnico Fabris pure con i piedi. “E’ un mio limite, bisogna essere onesto e riconoscere i propri – disse sempre a Teleterni – però credo che un portiere moderno debba saper giocare anche con i piedi. Ai tempi di Zoff, per dire, non serviva, ma oggi è necessario allenarsi anche su questo. Poi è chiaro, un portiere  deve fare meno danni possibile con i piedi, non è il suo mestiere, ma saperli usare per giocare aiuta“.

GAGNO E IL PRECEDENTE EUGUBINO. Lo sa bene il suo vice, Riccardo Gagno, che proprio a Gubbio, questa estate, in quel Memorial Mancini che i Lupi vinsero dopo 26 calci di rigore, si rese protagonista anche di un gol proprio nella lunga serie dal dischetto.

Nelle immagini di TRG TeleRadioGubbio, la rete segnata da Iannarilli

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