L’attaccante barese parla a TuttoC: “Senza campo e lontano dagli affetti è pesante, ma in questo momento la priorità per tutti deve essere la salute”
Quarantena ternana, come tutti i componenti della squadra rossoverde anche per il barese Antony Partipilo. Intevistato da TuttoC, racconta questi giorni difficili senza calcio e lontano dalla famiglia:
“Prego tanto – dice – per le persone che stanno soffrendo, sopratutto in Lombardia. E’ un problema che abbiamo preso sottogamba paragonandola ad una normale influenza, ma ora è scoppiata questa pandemia che speriamo finisca presto. E’ un incubo, ma dobbiamo reagire e restare a casa per tutelare la nostra salute e quella dei nostri cari. Non possiamo fare altro che attenerci alle direttive del Governo”.
SENZA AFFETTI E PALLONE “Sto chiuso in casa dall’8 marzo – dice l’attaccante – Non vedo mio figlio e mia moglie e questo mi fa soffrire, anche perchè con la mia compagna ci siamo conosciuti da ragazzini, siamo in attesa del secondo bambino e questa cosa ci dà felicità: in questo momento c’è tanto bisogno di aggrapparsi a tutto per ritrovare sorriso, fiducia e speranza. Ma stare lontano dagli affetti più cari è dura, ogni volta che suona il telefono hai sempre paura che ti possano dare qualche brutta notizia e l’ansia è quotidiana. Per il resto abbiamo un programma di allenamento da svolgere in casa: qualche esercizio ci aiuta ma la palestra è diversa e non possiamo correre, è tutto veramente strano”.
RIPRESA. Grande incertezza per la ripresa: “ Speriamo di farcela per maggio.Chi sta continuando a lavorare se non altro ha una valvola di sfogo, mentre senza pallone per noi è durissima. Però la salute viene prima e quindi dobbiamo attenerci alle regole. Se tutto rientra nei tempi giusti mi piacerebbe giocarci questa finale di coppa Italia perché l’abbiamo meritata, è il nostro obiettivo principale senza dimenticare il campionato. Vogliamo essere protagonisti nei playoff e regalare tante soddisfazioni al nostro pubblico”.