Prima partita sul rizollato campo del Liberati, pareri contrastanti a fine gara tra Lucarelli soddisfatto e Inzaghi perplesso.
Una volta si diceva che l’erba del vicino è la più verde. Al Liberati, dopo la gara tra Ternana e Reggina, era l’esatto contrario. Erba verde, ma per il padrone. Non per il vicino, uscito insoddisfatto. E così, dopo la prima partita sul nuovo campo rizollato dello stadio ternano, in casa rossoverde ci sono stati commenti positivi, ma in casa Reggina non sono mancate critiche e battute ironiche proprio al nuovo terreno di gioco.
LUCARELLI: “PIU’ CHE OTTIMO”. L’allenatore della Ternana, Cristiano Lucarelli, per parlare del campo scomoda addirittura quello di Wembley. Non che il terreno al Liberati lo fosse, ma con questo paragone ha voluto sottolineare la differenza notevole tra questo campo rizollato e il terreno del Liberati sul quale si giocava un anno prima. “Il campo – ha detto in sala stampa dopo la partita – era più che ottimo. In confronto alle prime tre partite dell’anno scorso, sembrava di essere a Wembley. Però, era comunque un campo diverso rispetto a quelli dove ci alleniamo“.
INZAGHI: “PENALIZZATI”. Il tecnico della Reggina, Filippo Inzaghi, pur riconoscendo i meriti della Ternana, attribuisce proprio al terreno di gioco alcune difficoltà avute dai suoi calciatori. “Campo molto secco – ha spiegato nel dopopartita – e non propriamente bello. Su alcuni cross abbiamo ‘zappato’. Il campo non ci ha sicuramente favorito. Però, non cerchiamo scusanti. Avremmo dovuto fare qualcosa di meglio. Il campo, c’era per tutte e due le squadre“.
GAGLIOLO: “COME IN SPIAGGIA“. Il campo non è piaciuto nemmeno a Riccardo Gagliolo, difensore centrale della Reggina. Nel sottolineare i problemi, si lascia andare anche a un paragone ‘balneare’, nella sua descrizione. Ecco le dichiarazioni del calciatore amaranto in merito alle condizioni del manto erboso del Liberati, interpellato da Radio Antenna Fabea: “Sembrava una spiaggia“. In sala stampa ha espresso un concetto simile: “Il campo – ha detto – non aiutava. Essendo passati in svantaggio, ci siamo trovati in una situazione in cui la palla girava molto lenta perché c’era tanta sabbia“.
PARTIPILO: “BASTA CHE GIOCO AL CALCIO…”. Diplomatico, Anthony Parttipilo. Il giocatore, che con il suo gol ha deciso in favore dei rossoverdi la partita, non si lamenta del campo. Sebbene non perfetto, lui ci si è adattato bene ed ha disputato una grande prestazione, al di là della rete segnata. Interpellato sulle condizioni del Leberati in diretta tv su Am Terni Television, così ha risposto: “In passato, da giovane, ho giocato su vari campi. Anche su quelli in terra battuta. Non mi lamento del campo. Penso solo a giocare al calcio, che è quello che mi piace fare“.
Quando allenava Brescia e Venezia è ha ha vinto il campo era peggio di così. Ma De che se lamenta…. Rosicone.
Volevo fare una battuta come ha fatto PARTIPILO…io ho giocato gli anni 70/80…a pallone giù a Collestatte piano vicino alla cascata ..chi si ricorda …c’erano le scorie dell’acciaieria…e d’inverno sbrinava alle 14 …ci passa il Nera .sotto ..ma quando c’è la passione non guardi dove posti giochi e ti diverti ..adesso tutti campioni sti (Brocchi ..)comunque FORZA FERE💚❤💚❤💚SEMPRE ..
Sì, infatti, rispetto al Granillo dello scorso anno quello di ieri veramente era Wembley. Ma infatti parla chi lo scorso anno a Reggio non c’era.